Si tinge di giallo la vicenda relativa a Nina Moric. Non è vero che ha tentato di suicidarsi, o almeno lei ha smentito con decisione tramite il suo profilo Instagram. Ringraziando per l’interesse e spiegando che sta bene e non ha alcuna intenzione di togliersi la vita. Conferma di essere stata condotta in ospedale sabato 11 aprile ma a causa di un incidente domestico: è caduta sbattendo la testa, spiega, e si è fatta male ovunque a causa di un abbassamento di pressione. E’ entrata al pronto soccorso con codice verde accompagnata dall’amico Augusto, non è di nulla di grave e ha solo bisogno di riposare: “Però devo ammettere – scrive l’ex moglie di Fabrizio Corona – che sono stata sconvolta per quello che c’è scritto in giro soprattutto perché sono una mamma e mio FIGLIO ha solo me e guai a chi me lo tocca!!!”. In un passaggio, Nina tira in ballo il suo giovane fidanzato: “Quello che è stato scritto è riportato dai giornali e dai siti web non è del tutto corretto incluso quello che abbia detto Luigi Mario favoloso che si trovava a Napoli nel momento dell’accaduto“. Seguono un’altra foto e un altro messaggio:
Ma cosa ha detto Luigi Mario? Ecco quali sono state le sue parole: “E’ vero, Nina ha tentato il suicidio. Ma è stata spinta a questo gesto estremo da persone senza scrupoli, che sono intorno a lei e che mirano ai suoi soldi e alla custodia di suo figlio“. E ancora: “E’ un complotto, è stata indotta al suicidio da qualcuno che vuole farle del male, la manipolano per arrivare ai suoi soldi: Nina è una donna felice, non ha alcun motivo per togliersi la vita. Sto andando a Milano per occuparmi di lei. L’ho sentita ieri sera, poco prima del fatto. Devo dire che mi è sembrata molto spaventata. Mi ha confessato di temere che qualcuno le stesse per portare via il suo bambino“. Parole pesante. Gravi. E false, stando a quello che sostiene Nina. Difficile, molto difficile capire a questo punto dove stia la verità.
Scegliendo di credere alla Moric, viene spontaneo chiedersi perché Favoloso abbia rilasciato le suddette dichiarazioni. E viene anche spontaneo pensar male, ammettiamolo. Formulare il “solito” pensiero, che più o meno ha la seguente forma: “Eccone un altro in cerca di visibilità…“. Magari arriveranno lumi e i due piccioncini ci aiuteranno a capire. Ammesso e non concesso che la loro relazione continui.
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