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Martina Pascutti e le foto rubate: “Non voglio che Leone appaia senza il mio consenso”

Pur essendo due personaggi del mondo dello spettacolo, Martina Pascutti e Patrick Ray Pugliese tengono molto alla privacy del loro bambino – Leone – nato lo scorso agosto. In Rete pubblicano sempre foto del piccolo di spalle o comunque con il volto coperto. Non vogliono assolutamente che il figlio appaia in pubblico senza il loro consenso. Esattamente come fanno anche Francesco Facchinetti e Alessia Marcuzzi con Mia e praticamente il contrario di Belen Rodriguez e Stefano De Martino che continuano a pubblicare immagini di Santiago dal primo vagito. Ogni genitore ha un modo diverso di tutelare il proprio figlio. E va rispettato. Questa volta invece l’hanno fatta davvero grossa e la Pascutti si è arrabbiata sul serio: “Chiedo ufficialmente al sito web gossip.it di togliere immediatamente – ha scritto sul suo profilo Facebook – le foto che mi sono state rubate dal mio telefonino senza il mio consenso di mio figlio Leone”.

Proprio qualche giorno fa il sito in questione ha pubblicato un articolo sulla coppia di ex gieffini nel quale c’è anche una gallery di immagini dei due insieme ad un amico in un bar a Milano. Ad un certo punto Martina ha fatto vedere alla persona che era con loro le foto del figlio dal cellulare. Per il paparazzo è stato un gioco da ragazzi zoommare e fotografare così anche gli scatti presenti sul suo telefonino. “Non voglio nel modo più assoluto che mio figlio compaia in foto con figura intera ha continuato la Pascutti – Se non verranno eliminate immediatamente dovrò prendere provvedimenti legali. Grazie dell’attenzione”. Ora gli occhi di Leone sulle immagini rubate sono stati “pixelati” e quindi oscurati.

Si sa che con i minori bisogna stare molto attenti e che per ogni immagine dove possono essere chiaramente identificabili bisogna avere un preventivo consenso scritto da parte dei genitori. Pur essendo un “figlio del Grande Fratello” (come anche quelli di Karia Pedrotti e Ascanio Pacelli) non significa che la sua privacy possa essere tranquillamente calpestata in questo modo.

Foto by Facebook

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