Andrea Pirlo: una bionda immobiliarista nel suo cuore?
Andrea Pirlo continua, suo malgrado, a essere protagonista delle cronache rose nostrane. Tutto è cominciato una decina di giorni fa, quando il settimanale Chi ha diffuso la notizia della rottura con la moglie Deborah Roversi. Una notizia che ha lasciato molti di stucco, poiché i due – insieme da ben dodici anni – rappresentavano una fra le coppie più solide del mondo calcistico: risalgono soltanto alla scorsa estate le foto che li mostravano in vacanza insieme a Formentera, felici e affiatatissimi. Nonostante il loro silenzio, i rumors hanno continuato a susseguirsi. Ed è venuta fuori la presunta causa della separazione: il calciatore avrebbe perso la testa per un’altra donna. Avrebbe “soffiato la fidanzata al rampollo di una nota famiglia della galassia Agnelli-Fiat”, ha scritto il giornale torinese Lo Spiffero. E ora, ecco svelata l’identità della fanciulla in questione.
Trattasi di una bionda immobiliarista appassionata di fitness, età 34 anni. Nota negli ambienti della Torino bene per la sua relazione con Riccardo (Ricki) Grande Stevens, 56 anni, figlio dell’avvocato della famiglia Agnelli. E’ alta società, insomma. E della “sbandata” di Pirlo si parla da diverso tempo in quegli ambienti, anche se finora nessuno aveva osato farlo – diciamo così – con voce forte e chiara.
La povera Deborah sta reagendo con estrema dignità, questo è doveroso sottolinearlo. Ma è a pezzi. Secondo Il Corriere della Sera, “si sfoga con le amiche anche al bar sotto casa: non pensava davvero che sarebbe andata a finire così malamente la sua finora felice cavalcata in un matrimonio quasi esemplare“. Di recente Dagospia ha posto l’attenzione su alcuni dissapori in famiglia, ma poi “Deborah – continua il Corsera – si era illusa di avercela quasi fatta a riprendersi il suo Andrea, la cui unica trasgressione sembrava quell’indomita chioma al vento, un uomo solido che, per quanto tormentato dalle insicurezze di mezza vita (compie 35 anni il 19 maggio), pensava alle finanze di famiglia con una certa accortezza, si affidava al padre Luigi per mandare avanti l’azienda siderurgica e si assicurava un impegno futuro fondando una società agricola che produce vini di pregio nella zona vicino a Brescia dove è nato, comprando a Coler di Flero un terreno con annessa casa medievale destinata a diventare agriturismo di qualità“. Aveva le sue certezze, insomma. Che però si stanno sciogliendo come neve al sole…
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