
Lorenzo Crespi non ha mai metabolizzato la contorta vicenda che l’ha visto protagonista nel 2010 fa durante la sua partecipazione a Ballando con le Stelle. In estrema sintesi: l’attore siciliano gareggiava con Natalia Titova, ma fra i due c’erano evidenti incompatibilità. Crespi, inoltre, ha più volte acceso polemiche puntando il dito contro presunte scorrettezze del programma e della conduttrice Milly Carlucci. Ha abbandonato lo studio in diretta, rilasciato dichiarazioni al vetriolo tramite l’Ansa, poi è stato squalificato. Ma evidentemente continua a seguire il talent targato Raiuno e qualche sera fa, dopo l’incidente di Anna Oxa, tramite Twitter c’è andato pesante. Scrivendo di “copione preordinato“, di “truffa legalizzata al televoto“, di “100 giorni di allenamento (i suoi, ndr) tagliati” e ridotti a una clip di pochi secondi per occultare quando accaduto realmente, di una “finta zoppa” (la Oxa, ndr). Non è questa la sede per schierarsi, tuttavia Lorenzo – come prevedibile – ha alzato un vero e proprio polverone.
BALLANDO CON LE STELLE, ANNA OXA SI FA MALE IN DIRETTA: VIDEO
E il programma Rai – prevedibile anche questo – ha deciso di querelarlo chiedendogli un milioni di euro. Crespi adesso rilancia con un “allora io ve ne chiedo due per quello che ho subìto“, si dice disposto a tutto pur di far uscire la verità e avere finalmente il suo riscatto. Ma è davvero pronto a questa guerra legale? Perché oggi, 16 novembre, ha scritto l’ennesimo tweet sulla questione. Mettendo in guardia tutta la squadra di Ballando a proposito di eventuali video e frasi infamanti che sa stasera in poi saranno eventualmente trasmessi e pronunciate sul suo conto. Anche se la querela sarà ritirata, è stato il monito, lui denuncerà ugualmente. E terrà costantemente sotto controllo – diciamo così – il sabato sera di Raiuno.
Solo che poi Crespi ha cancellato il messaggio. E’ una sua vecchia “abitudine”, questa. Nel corso degli ultimi mesi più volte è accaduto che si sia sfogato – quella di Ballando con le stelle non è certo l’unica vicenda di cui si dichiara vittima – salvo poi far scomparire tutto. Il fatto è che, così, perde credibilità. Dovrebbe pensarci. Andare fino in fondo significa anche scrivere e poi lasciare le proprie parole là, con tutto il loro peso.