Il sit-in organizzato da Giuliano Ferrara per manifestare solidarietà nei confronti di Silvio Berlusconi si è tenuto ieri, 25 giugno, in Piazza Farnese a Roma. Il direttore de Il Foglio ha dunque “capitanato” tutti coloro che trovano ingiusta la condanna dell’ex Premier relativa al caso Ruby. Slogan scelto: Siamo tutti puttane. Fra i partecipanti, a un certo punto, è apparsa lei: Francesca Pascale, first lady in carica, la donna che ha preso il cuore di Silvio e non intende mollarlo per alcun motivo al mondo.
Era furiosa, Francesca. Indignatissima. Con un trucco vistoso e un diavolo per capello. I giornalisti le hanno subito fatto cerchio intorno: “Non ho avvertito Silvio – ha spiegato schiumando di rabbia – che sarei venuta. Lui mi avrebbe consigliato di non venire, ma io lo avrei fatto lo stesso e per la prima volta gli avrei disobbedito“. No, scusate. Molto apprezzabile tale slancio di amore&passione, ma che vuol dire “per la prima volta gli avrei disobbedito?”. Che Silvio dà ordini e lei esegue a capo chino? Vabbè, vai a capirle certe dinamiche di coppie.
La Pascale ha lasciato emergere tutta la sua natura di donna partenopea, senza andare troppo per il sottile e infischiandosene del self control che dovrebbe sempre appartenere a una signora di tale condizione sociale: “La Boccassini – ha continuato – è disposta a tutto pur di attaccare Berlusconi. Ognuno deve fare quello che vuole nella vita. La giustizia non può essere politicizzata“. Ecco. E se lo dice lei, urge riflettere con attenzione eh.
Poi è sbottata del tutto, come riporta il settimanale Vanity Fair: “Io no, e neanche Ruby – ha risposto a una giornalista che le chiedeva se si sentisse puttana – Perché, lei si sente una puttana? Chi sono le puttane per lei? Come si permette?“. Forse non ha capito che la domanda derivava dal “titolo” della manifestazione…
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