Morgan e la droga: accusa di favoreggiamento
Marco Castoldi in arte Morgan è diventato padre per la seconda volta alla fine dello scorso dicembre: la sua giovanissima collega e attuale compagna Jessica Mazzoli ha dato alla luce una bimba chiamata Lara. E’ sembrato l’inizio di una seconda vita per l’artista, l’addio ai trascorsi da ribelle e “dannato”, la stessa Jessica assicura che è un padre meraviglioso. Ma forse sarebbe meglio non tracciare quadri affrettati sulla scia dell’entusiasmo. Perché pochi giorni fa i paparazzi l’hanno immortalato mentre armeggiava con una strana bustina, e di oggi è invece è la notizia del suo coinvolgimento in un’altra brutta questione di droga: il cantautore 40enne è stato rinviato a giudizio con l’accusa di favoreggiamento.
L’episodio in questione risale a una sera di novembre del 2010, quando la polizia ha arrestato, all’ingresso del palazzo di Monza in cui vive Morgan, Luis Fernando M., un uruguaiano di trent’anni. L’uomo aveva con sé tre grammi di cocaina in un pezzo unico e Morgan gli aveva appena aperto la porta: c’era un appuntamento in ballo. In seguito il sudamericano ha dichiarato di essersi recato da lui per saldare un debito di lavoro, ovvero la collaborazione nell’allestimento del palco per un concerto dell’ex giudice di X-factor (avrebbe dovuto riscuotere un assegno), è stato rilasciato a piede libero ma per gli inquirenti resta uno spacciatore. Morgan ha negato tutto, indicandolo come un conoscente in difficoltà dal punto di vista economico. Il magistrato, però, non è affatto convinto da questa versione e ha ottenuto, appunto, il rinvio a giudizio al prossimo 3 luglio per il reato di favoreggiamento. Il presunto pusher sarà processato con l’accusa di spaccio.