Poltrona e tv è da sempre un connubio perfetto, si sa. Ecco perché la bella e furba Nicole Minetti tenta di usufruirne in tutte le declinazioni possibili, non soltanto quelle domestiche. Così, se da una parte annuncia che non lascerà la poltrona al Consiglio regionale della Lombardia, dall’altra mira a Miss Italia. Ma no, che avete capito? Mica come concorrente. No, il discorso di Nicole parte dalla presenza in gara di Chiara Danese, che è parte civile al Processo Ruby 2 proprio contro di lei; ecco, vorrebbe che Patrizia Mirigliani la invitasse per dimostrare che il concorso è “super partes rispetto alla vicenda“, ha spiegato al settimanale Diva e Donna. Già, che donna. Sempre pronta a scendere in campo per questioni scottanti. O bollenti, fate voi. Ma torniamo alla poltrona…
Dunque, dopo aver riflettuto a lungo durante l’estate, fra una pagina e l’altra del bestseller Cinquanta sfumature di grigio, l’ex Coloradina ha deciso di restare al suo posto per “l’ammirazione per le idee di libertà di Silvio Berlusconi“. Dice di non essere una che si arrende alle prime difficoltà, ma questo già si sapeva: basti pensare all’impegno con cui briffava anche le fanciulle più inesperte per i celebri e innocenti festini di Papi. Doveva essere tutto perfetto, sennò Nicole ci perdeva il sonno.
In ogni caso, la Minetti sottolinea che la politica è ancora il suo lavoro e ci crede tanto; così tanto da decidere di dare le sexy pagelle a Roberto Formigoni, Matteo Renzi, Beppe Grillo e Pierluigi Bersani: un simile contributo potrebbe aiutare a tener sotto controllo lo spread, sapete com’è. Allora, ecco i voti:
Roberto Formigoni: 8 perché “la giacca gialla che ogni tanto indosso l’ho scelta ispirandomi alle sue camicie, apprezzo la sua autoironia”.
Matteo Renzi: 7 “anche se ha un po’ troppo l’aria del bravo ragazzo, lo vedrei meglio con un giubbotto in pelle, più rock”.
Beppe Grillo: 4 perché “in un uomo non mi piace mai la barba incolta”.
Pierluigi Bersani: 3 perché “dovrebbe rinnovarsi nel look come il suo partito”.
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