Sara Tommasi e le intercettazioni: “Lasciatemi in pace”
Gianpaolo Tarantini è imputato di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione: avrebbe organizzato (era l’estate 2009) un giro di escort nelle residenze dell’ex premier Silvio Berlusconi. Il processo è in corso, sono coinvolte 25 ragazze e nessuna ha chiesto di partecipare. Fra loro c’è anche Sara Tommasi, che dunque risulta parte offesa. Nell’ambito dell’udienza preliminare, qualche giorno fa, la Procura di Bari ha depositato nuovi atti contenenti intercettazioni telefoniche e messaggi tra la Tommasi, Mario Balotelli, Paolo e Silvio Berlusconi. Intercettazioni avvenute nel corso di un’altra indagine per sfruttamento della prostituzione a carico di pregiudicati operanti a Napoli.
Sara, dunque, suo malgrado s’è ritrovata nuovamente nell’occhio del ciclone. Perché è tornata in ballo la breve storia vissuta insieme a Balotelli con dettagli che fanno un certo effetto: lui ha smesso di frequentarla dopo averle chiesto se fosse coinvolta o meno nel “casino di Berlusconi”. Se ne sta parlando, ne abbiamo parlato anche noi. E poi abbiamo cercato Sara. Per sentire l’altra campana, per completezza d’informazione, per sapere come stia reagendo dinanzi a quest’ennesimo polverone. Non la sentivamo dallo scorso ottobre, siamo stati i primi a intervistarla dopo la sua permanenza nella clinica. E’ educata come sempre, Sara. La sua voce ha acquistato sicurezza. E la sua presa di posizione è, per certi versi, una sorpresa.
Sara, stanno parlando tutti di te e di Balotelli…
Ti riferisci a quelle intercettazioni?
Eh sì… Nel percorso che stai facendo, di certo non è il massimo.
No. Non lo sarebbe comunque.
Ti senti danneggiata, in qualche modo?
In parte. Ma di certo non sto soffrendo per questo. E’ un’enorme rottura di scatole, piuttosto. Non capisco perché i pm non si facciano gli affari loro. E lo stesso vale per i giornalisti.
Beh, i giornalisti fanno il loro lavoro. Forse dovresti prendertela con chi ha diffuso il contenuto delle intercettazioni.
… E allora me la prendo con i pm. Sprecano un sacco di tempo per cose inutili e spesso superano i limiti, mancando di rispetto alle persone. Vorrei essere lasciata in pace. Se continuano così, sporgo querela.
Vedi ancora Silvio Berlusconi?
No. L’ho sentito soltanto una volta, un po’ di tempo fa. Ma è una vicenda chiusa.
Provi rabbia quando pensi a lui?
Perché dovrei? Silvio non mi ha fatto nulla di male, anzi.
Nelle ultime settimane ti si vede spesso in compagnia del pr milanese Andrea Celentano, sembrate molto vicini: c’è odore di flirt?
Ma no… Io e Andrea ci conosciamo da molto tempo, lui mi è sempre stato vicino. Il nostro è un affetto vero e sincero. Ai nostri amici, scherzando, diciamo che siamo fidanzati…
Ed è vero, quindi?
Qualcosa c’è. Siamo fidanzati nel senso che abbiamo un rapporto speciale. Vedremo… Dovresti sentire anche lui (ride, ndr)!
Sei tornata a vivere a Milano?
Sì, Milano mi piace e ci sto bene. A Roma non riuscivo a trovare tranquillità.
E i tuoi genitori come l’hanno presa? Riescono a stare tranquilli?
Devono riuscirci per forza: sono una donna di trent’anni, non posso stare a casa con mamma e papà.
Uscita dalla clinica, però, ci avevi detto che saresti rimasta a Terni. Che non ti saresti più separata da loro.
Vabbè, sono cose che si dicono appena usciti dalla clinica… (sorride, ndr).
Cosa stai facendo in questo periodo?
E’ uscito il mio libro (“Ora basta, parlo io”, ndr), lo sto promuovendo. Faccio serate. Ci sono diversi progetti in ballo.
Stai bene?
Sì, sto abbastanza bene. Vorrei che la smettessero di parlare di quelle cose.
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