A Roma un nuovo locale di intrattenimento-divertimento ha aperto i battenti e, alla classica inaugurazione, ha preferito una festa di natale “stuzzicante” a base di musica, performance di burlesque e sfilata di biancheria intima. Proclamata tra gli applausi anche la “Miss Macao 2016”: fascia e corona sono andate alla supersexy Giulia Tomassini.
E’ appena stato inaugurato ma il Macao Palace, a Roma, sa sicuramente come intrattenere gli ospiti: la festa di natale ha fatto registrare il tutto esaurito con invitati che hanno assistito a tutte le esibizioni proposte, compresa la sfilata di biancheria intima. Ad accogliere gli ospiti sensuali modelle vestite come “Mama noel” in bianco e rosso, “conigliette” sorridenti e fanciulle di nero abbigliate. Durante il cocktail sono state presentate le esibizioni dal vivo di musica pop e R&B del duo Star Elaiza e Massimo Tiburzi: subito dopo dj-session della bionda Irina Kant che ha spaziato tra lounge, chill out, deep house e la dance commerciale.
Dopo le performance musicali a catturare l’attenzione degli invitati sono state quelle di ballo: prima un numero sensuale di danza del ventre della performer Martina Menichini in arte Amira, poi uno di burlesque, ironico e sexy, delle artiste del “The Golden Eggs Reveu”, Immy Silly Noir e di Mad Cat. Le ballerine hanno dedicato il loro spogliarello ironico e sexy al natale e al gioco d’azzardo.
Dulcis in fundo, prima del taglio della torta, è iniziata la sfilata di lingerie “Love and Bra” e creazioni moda “Mock”. Le ragazze, oltre a indossare i capi, hanno gareggiato per l’assegnazione della fascia di Miss Macao 2016, vinta dalla bruna e mediterranea Giulia Tommasini.
Tra gli ospiti intervenuti la madrina della festa Andrea Duba, fasciata in un abito rosso in paillettes di Maria Celli, Janet De Nardis, Antonietta Di Vizia, Antonio ed Elisabetta Marini. Prima di lasciare il Macao Palace tutti si sono concessi un selfie con le “babbe natale” di rosso vestite perché si sa, durante le feste il rosso porta fortuna!
Photo Credits: Emilio Furla Sturnò, Fazio Gardini
