Di Maio in posa con il boss: scoppia la bufera, travolti i 5 stelle
Il vicepresidente della Camera Di Maio è andato a cena al ristorante Zì Nicola, della famiglia del pentito già “ministro della monnezza” del clan Bidognetti.
Scoppia la bufera sul Movimento 5 stelle: Il Mattino di Napoli ha infatti pubblicato una foto che mostra Luigi Di Maio accanto a Salvatore Vassallo, “fratello del pentito del clan dei Casalesi Gaetano Vassallo e a sua volta sotto processo per disastro ambientale nella Terra di fuochi”. I due si sarebbero incontrati il 2 novembre scorso a Cesa (Caserta). Allora il vicepresidente della Camera aveva partecipato a un evento organizzato dagli attivisti M5S sul tema del No al referendum. “Dopo l’evento gli attivisti mi hanno portato a cena in un ristorante della zona”, ha raccontato lo stesso Di Maio, interrogato dal quotidiano campano a proposito dello scatto.
“Non conoscevo i proprietari e come spesso accade mi hanno chiesto una foto. Avrò fatto centomila foto in questi anni. Non avevo idea di chi fossero. È una foto scattata prima di andare via”, si è giustificato colui che spesso è stato indicato come possibile candidato premier, “Io lotto tutti i giorni contro chi ha avvelenato la nostra terra e non voglio minimamente che una foto possa intaccare anni di battaglie. Il movimento 5 stelle è in prima linea nella lotta alla criminalità. Io la camorra la voglio distruggere e non ho nessun contatto con queste persone”.
Una giustificazione che non ha convinto. Gli utenti online hanno opinioni diverse: “A Di Maio si può perdonare uno scatto, tuttavia, se ne faceva a meno era meglio”, ha scritto Raffaella D’Aniello. Cesario Rino Villano invece ha difeso Salvatore Vassallo: “Salvatore è una bravissima persona e il problema e di chi non ha compreso di quanti sciacalli esistono in giro”. Tra i politici la reazione non stupisce. Solo poche tra i democratici le voci di difesa: “Ai marziani naturalmente certe cose non accadono, ma i marziani si sa che non esistono”. “Di Maio foto con fratello del boss? Può capitare a chiunque, esprimo mia solidarietà. Rapporti civili tra avversari anche in politica. #NoOdio”, twitta il deputato Pd Leonardo Impegno. “Di Maio e il fratello del boss. Non sapeva chi fosse… Capita. Ma quando è successo a me, il M5S ha sparato a zero”, attacca l’ex sindaco Gianni Alemanno…non proprio democratico.
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