Friuli Doc: con Carlo Cracco e Tony Hadley è andata in scena l’eccellenza culinaria friulana
Si è conclusa, con presenze da record, la ventiduesima edizione di “Friuli Doc”, manifestazione, non solo enogastronomica, che propone al pubblico di appassionati i sapori eccellenti della regione Friuli Venezia Giulia. Una kermesse che ha visto alternarsi momenti di cultura enogastronomica, di solidarietà, alla musica. In primo piano le eccellenze agroalimentari della zona, tra cui il prosciutto San Daniele, la trota affumicata, il “pestat” e tutta una serie di vini amati anche da “Trieste in giù”, non solo in Friuli. Poi gli incontri con esperti, show cooking, appuntamenti culturali, intrattenimento per bambini e adulti.
Più di 100 gli stand inseriti nei percorsi del “gusto” sparsi in tutte le vie e le piazze del centro storico di Udine. Da Piazza Marconi a largo Ospedale vecchi, dal Castello a Piazza Duomo fino a via Cavour, impossibile non lasciarsi tentare da prelibatezze di altissima qualità, alcune difficili da reperire in altre regioni d’Italia. Questo è Friuli Doc, appuntamento annuale con la regione Friuli Venezia Giulia e il suo territorio.
Tra gli chef “di grido” arrivati quest’anno a Udine Carlo Cracco, che ha dato ufficialmente il via alla maratona di sapori e dei mestieri con il taglio del nastro in piazza Libertà. La “star dei fornelli” ha ricordato il tema dell’edizione 2016, ovvero “cibo e cultura, saperi di ieri, sapori di domani”.
“La cucina friulana è grandissima ma soprattutto ha il grande vantaggio di associare buona gastronomia con ottimo vino, e le due cose insieme vincono”, ha detto durante l’inaugurazione alla presenza del presidente della Regione, Debora Serracchiani, al sindaco di Udine Furio Honsell e presentata dalla giornalista Martina Riva.
“Lo chef “pentastellato” ha continuato esprimendo la propria ammirazione per la regione e il territorio friulano. “Qui a Friuli Doc ispira tutto, dal mare alla montagna, dalla collina alla campagna. Il Friuli è conosciuto nel mondo per formaggi, prosciutto, vini bianchi di assoluto pregio. Ma ciò che serve, non è tanto sapere che abbiamo buoni vini o prodotti, ma serve promuoverli e svilupparli facendoli sempre meglio.
Tra gli incontri più interessanti quelli dedicati ai mestieri legati al cibo, da quelli in via di estinzioni a quelli di ultima generazione. Infatti poche le persone che al giorno d’oggi esercitano il mestiere del “casaro” o del “mugnaio”. Ancora meno coloro che un tempo si chiamavano i “puntatori d prosciutto”. Molto più facile incontrare “l’idrosommelier”, l’assaggiatore di tè, il degustatore di olio e di aceto, il classico sommelier esperto di vini. Oppure il mastro birraio, il gelataio, lo chef a domicilio. Addirittura l’agricoltore 2.0.
A chiudere la manifestazione è stato il frontman degli Spandau Ballet Tony Hadley sul palco di piazza Libertà completamente invasa di fan. La star inglese è stata accompagnata dall’Orchestra Arrigoni e dalla Abbey Town Orchestra diretta dal Maestro Denis Feletto nello spettacolo intitolato “That’s life. A tribute to Frank Sinatra”.
In mezzo a tanto divertimento non è mancato il momento della solidarietà: l’amministrazione comunale friulana, memore del sisma che sconvolse la storia e il territorio friulano, hanno promosso una raccolta fondi per le vittime del terremoto che ha colpito il centro Italia. Soddisfazione per organizzatori e visitatori. L’appuntamento è per la ventitreesima edizione a settembre 2017.
Photo credits: Comune di Udine @Tassotto&Max2016