Ballando con le stelle, Giusy Versace: “Le cattiverie mi fanno male…”
Sabato 6 dicembre su Rai Uno è andata in onda la finale della decima edizione di Ballando con le stelle: la vincitrice è Giusy Versace insieme a Raimondo Todaro con il 56 per cento dei voti e ha avuto la meglio sul favorito Andrew Howe in coppia con Sara Di Vaira. Dopo la fine della puntata sono state tante le critiche piovute sui social network, infatti in molti hanno considerato la vittoria una semplice conseguenza della sua storia delicata (ha perso le gambe anni fa a causa di un incidente stradale). Di questo lei è molto dispiaciuta: “Mi rattrista non tanto la cattiveria nei miei confronti – ha dichiarato attraverso un’intervista a Vanity Fair – quanto quella generale, perché il mio messaggio era d’integrazione, volevo che la gente guardasse la disabilità con occhi diversi, insegnare che i limiti si possono superare“.
Le fa male sentirsi dire frasi come “non è giusto che stai lì” o “ti hanno fatto vincere per pietà”. Giusy ha ballato veramente e non ha partecipato al programma dicendo “povera me, ho due gambe finte, votatemi”. Anzi. Proprio per dimostrare il contrario ha sempre coperto le protesi con i pantaloni lunghi: “A me interessa che la mia energia abbia bucato lo schermo – ha continuato – e sia arrivata a casa, che la gente mi abbia sostenuta e che i ragazzini mettessero la mia foto come sfondo sul cellulare. Ero scioccata“.
La Versace spera davvero che il pubblico l’abbia premiata per il suo percorso nel programma e non per il suo passato, anche perché nel corso delle puntate è apparsa positiva e sorridente: “Io ho vinto nella vita da un bel po’ – ha concluso – non avevo bisogno di andare a Ballando. Io ho vinto il giorno in cui mi sono seduta sulla sedia a rotelle, quando mi sono messa a correre…Io ho partecipato per lanciare un messaggio e non credevo che quest’esperienza potesse arricchirmi così tanto“.
Bisogna comunque sottolineare il fatto che le polemiche sono nate solo per quanto riguarda la finale e molto probabilmente sarebbe accaduto lo stesso, ovviamente con altre scuse, se la medaglia d’oro l’avesse vinta Giulio Berruti, Giorgia Surina o Valerio Aspromonte. Giusy è sempre stata trattata nel migliore dei modi. Su questo non ci sono dubbi.
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