Asia Argento: la confessione shock in diretta tv
L'attrice ricorda nello studio televisivo de La volta buona un grave aneddoto del suo passato
Lo scorso 20 dicembre, Asia Argento è apparsa nel salotto televisivo de La volta buona, programma del primo pomeriggio di Rai 1 condotto da Caterina Balivo. L’artista durante l’intervista rilasciata alla conduttrice ha condiviso apertamente il suo percorso di vita, affrontando con coraggio e sincerità anche alcuni episodi inediti riguardanti il suo passato, senza nascondere la sofferenza che ha vissuto sin dall’infanzia. La conversazione ha toccato corde profonde, portando alla luce non solo le sue esperienze personali, ma anche una confessione scioccante che ha catturato l’attenzione del pubblico.
L’incontro tra Asia Argento e Caterina Balivo ha inizio con un accenno all’autobiografia dell’attrice, Anatomia di un cuore selvaggio, pubblicata nel gennaio del 2021. Nel corso di questo libro, l’artista si è aperta con estrema franchezza, svelando dettagli profondi e intimi della sua vita. Il racconto spazia attraverso dolori, l’ombra delle droghe, ma si distingue anche per narrare un percorso di rinascita e trasformazione.
Con la sua solita schiettezza, in risposta alla domanda di Caterina Balivo su cosa l’abbia spinta a mettere per iscritto aspetti così personali e cruciali del suo percorso di vita, Asia Argento confessa senza mezzi termini: “all’inizio l’ho fatto perché mi pagavano. Poi, però, è diventato molto di più, perché mi ha permesso di essere onesta con me stessa, affrontando e comprendendo tutti gli errori che ho commesso”.
La depressione e la dipendenza dall’alcol
In seguito, l’attrice si addentra in un discorso più profondo, spiegando come il libro Anatomia di un cuore selvaggio sia legato alla morte di sua madre. Ripercorre anche una serie di momenti estremamente difficili e delicati della sua vita, periodi in cui, come lei stessa afferma, “ha toccato il fondo”. Condivide, infatti, con Caterina Balivo il fatto che in vari frangenti della sua esistenza ha dovuto affrontare situazioni estreme, cercando di “galleggiare”. Tuttavia, la sua filosofia di vita emerge quando afferma: “sono dell’idea che a volte bisogna affogare per poi rinascere“.
Il primo passo significativo verso il cambiamento, che le ha aperto uno spiraglio di speranza per un futuro più sereno, è stato intrapreso attraverso la meditazione. Una pratica, questa, a cui si è avvicinata grazie alla consulenza della sua ex psicologa, oggi amica. La meditazione non solo le ha permesso di avvicinarsi a una prospettiva più positiva, ma ha anche svolto un ruolo cruciale nel distanziamento dall’alcol: “era una dipendenza e in merito c’è una stigmatizzazione. L’alcolismo è una malattia e non un vizio. Inizia come tale, magari. Io ho iniziato perché ero timida e mi aiutava a sentirmi a mio agio con gli altri. Poi però è diventata una compulsione. Non volevo bere ma mi ritrovavo a farlo, una sorta di loop mentale. Nessuno psicologo è riuscito ad aiutarmi negli anni ed è sempre peggiorata. Bere è solo un sintomo c’è sempre un malessere di fondo più grave”.
Asia Argento ricorda il complesso rapporto con sua madre: “mi picchiava violentemente”
Asia Argento per la stesura della sua autobiografia ha dovuto compiere un profondo viaggio interiore, esplorando ogni fase della sua vita a partire dall’infanzia. E questo percorso di autoanalisi le ha permesso di individuare le radici di questo suo perenne disagio. Durante l’intervista, l’artista ha condiviso il ricordo di un’adolescenza inusuale sottolineando: “io non ho avuto proprio un’infanzia, lavoravo”. A soli 16 anni, si è improvvisamente trovata immersa nel mondo degli adulti, gestendo un successo smisurato senza il supporto e la protezione dei genitori, i quali erano concentrati sulle proprie carriere.
Un rapporto particolarmente complesso quello con sua madre, aggravato dal fatto che anche lei era un’alcolista: “la vedevo bere e mi dicevo ‘non diventerò mai come lei’. E poi come spesso accade è successo”. Successivamente parla di alcuni episodi, già raccontati nel suo libro, in cui occasionalmente, proprio sua mamma, sfogava la propria rabbia picchiandola in modo violento: “è stata una grande vergogna che ho portato dentro di me. Io ero quella più forte delle mie sorelle, forse le ricordavo mio padre con cui ha avuto grandi conflitti e risentimenti fino alla sua morte. Queste cose irrisolte, le sue frustrazioni, le sfogava su di me”. Poi aggiunge: “era molto violenta. È così. Ora ci ho lavorato e sinceramente, sai, il fatto che sono viva è la prova che… Quando uno sopravvive può perdonare tutto questo”.