Vuoi aprire un’impresa? Tutti i bonus di cui potrai usufruire nel 2023
La guida agli incentivi a disposizione delle aziende innovative durante l’anno in corso
Dai contributi per le aziende in rampa di lancio sul mercato, a quelli per le società formate da giovani under35 e donne o per gli investitori del settore green: la mappa completa dei bonus impresa.
Buone notizie per chi intende mettere in piedi un’impresa innovativa nel corso del 2023: il governo ha messo in campo una serie di aiuti, agevolazioni e incentivi allo scopo di aiutare l’economia a risollevarsi e favorire la ripartenza del paese dopo anni così difficili e controversi.
In un momento a dir poco complicato sulla scena non solo nazionale, ma globale, il sostegno e la presenza dello Stato al fianco delle imprese innovative, capaci di imprimere una svolta positiva al quadro economico nazionale, resta fondamentale. Ecco una carrellata dei principali aiuti a disposizione.
I principali aiuti per chi avvia una nuova impresa
Partiamo da “Smart & Smart Italia“, un aiuto per sostenere la nascita e la crescita delle startup innovative – già costituite o in via di formazione, purché non individuali – ad alto contenuto tecnologico in tutte le regioni d’Italia.
Obiettivo: stimolare una nuova cultura imprenditoriale legata all’economia digitale, valorizzare i risultati della ricerca scientifico-tecnologica e incoraggiare il rientro dei cervelli dall’estero. Non sono previste graduatorie né scadenze. Le domande sono valutate nel giro di 60 giorni, in base all’ordine di ricezione. Finanziabili progetti con spese comprese tra 100mila euro e 1,5 milioni di euro.
C’è poi “ON – Oltre Nuove imprese a tasso zero” che offre un aiuto per giovani under 35 e donne aspiranti imprenditori su tutto il territorio nazionale. Prevede un mix di finanziamento a tasso zero e contributo a fondo perduto per progetti d’impresa con spese fino a 3 milioni di euro e copertura al 90% dell’importo totale ammissibile (si riduce al 20% per le imprese costituite entro i 36 mesi e al 15% per quelle entro i 60 mesi).
Il contributo può essere richiesto da imprese che abbiano una compagine sociale composta per almeno il 51% da under 35 e da donne di tutte le età. Possono beneficarne anche le persone fisiche, con l’impegno di costituire la società dopo l’eventuale ammissione alle agevolazioni. Le domande si presentano solo online e l’incentivo è disponibile fino all’esaurimento delle risorse.
Passiamo a “Smart Money Fase 2“, aiuto riservato alle startup innovative che vogliono avvalersi dei servizi specialistici e del know-how degli attori dell’ecosistema dell’innovazione per realizzare un progetto di sviluppo e prepararsi al lancio sul mercato. In questo caso le startup possono chiedere un contributo a fondo perduto pari al 100% dell’investimento nel capitale di rischio per un massimo complessivo di 30mila euro.
“Cultura Crea 2.0” sostiene invece la nascita e la crescita di imprese e iniziative no profit nel settore turistico-culturale in Basilicata, Calabria, Campania, Puglia e Sicilia e si può richiedere online.
E’ una misura rivolta alle micro, piccole e medie imprese dell’industria culturale e creativa costituite negli ultimi 36 mesi e ai soggetti del terzo settore che intendono realizzare progetti di investimento entro i 400mila euro.
“Resto al Sud” è un altro sostegno alle attività imprenditoriali, rivolto principalmente alle regioni del Centro-Sud, alle aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche Umbria) e nelle isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord.
Chi lo chiede deve avere un’età compresa tra 18 e 55 anni e non deve essere titolare di altri aiuti. La domanda può essere presentata – esclusivamente online – da imprese costituite o costituende.
“Italia Startup Visa“, rivolto a imprenditori extra-Ue che arrivano in Italia per investire, è promosso dal Ministero delle imprese e del made in Italy e garantisce una modalità di ingresso nel Paese per un anno veloce e gratuita; possibilità estesa (tramite Startup Hub) anche a coloro che già risiedono in Italia con regolare permesso di soggiorno.
L'”incentivo fiscalo de minimis” all’investimento in startup innovative e pmi, prevede una detrazione Irpef del 50% per le persone fisiche che investono nel capitale di rischio di startup o pmi innovative.
L’investimento deve essere mantenuto per almeno 3 anni e non può superare i 100mila euro per le startup e i 300mila per le pmi innovative. L’impresa beneficiaria, inoltre, non può ottenere più di 200mila euro di aiuti nell’arco di tre esercizi finanziari.
Il “Sostegno all’Economia Blu (SBEP)” è un aiuto transnazionale che mira a raggiungere la neutralità climatica e avere un’economia blu e sostenibile, cofinanziato dal progetto europeo “Horizon Europe” e rivolto soprattutto a imprese che esercitano attività industriali e di trasporto, comprese quelle artigiane e agro-industriali e centri di ricerca.
Ultimo ma non meno importante il Green New Deal a sostegno della realizzazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione nell’ambito della transizione ecologica e circolare del Green New Deal italiano. Obiettivo: decarbonizzazione dell’economia circolare, riduzione dell’uso della plastica e sostituzione con materiali alternativi, rigenerazione urbana, turismo sostenibile, mitigazione dei rischi derivanti dal cambiamento climatico.
La carne al fuoco nel cantiere dei bonus, come si vede, è tanta. Non resta che augurarsi che vincano i migliori.