“Vomitate dai vostri studi televisivi”: la rabbia di un insegnante in una lettera pubblica
Un appello che non lascia dubbi all'interpretazione contro la tv spazzatura
Barbara D’Urso, Maria De Filippi, Alessia Marcuzzi ed Alfonso Signorini: tutti i presentatori Mediaset più amati ed apprezzati sono finiti nel mirino di un professore infuriato. L’insegnante ha scritto un lungo sfogo rivolto ai seguitissimi conduttori televisivi che intrattengono giornalmente moltissimi telespettatori, tra cui anche giovanissimi.
La lettera ha cominciato a fare il giro dei social già qualche mese fa e a quel punto l’opinione pubblica si è letteralmente spaccata in due. Secondo l’arrabbiato insegnante, infatti, questi presentatori, con i loro programmi trash, sarebbero i responsabili del decadimento della società attuale.
La frustrazione dell’insegnante ha coinvolto molti italiani che hanno ricondiviso il suo post accodandosi alla sua richiesta di una televisione più attenta alla cultura. D’altra parte, però, c’è stato anche chi ha difeso i programmi televisivi Mediaset, asserendo che i problemi della società vanno ricercati altrove. Ricordate il contenuto della polemica?
Professore contro i programmi Mediaset: la lettera che ha fatto discutere gli italiani
“Voi, con la vostra televisione trash, i vostri programmi spazzatura, i vostri pseudo spettacoli artefatti, falsi, ingannevoli, meschini, avete contribuito in prima persona e senza scrupoli al Decadentismo del terzo millennio“. Con queste dure parole ha avuto inizio l’appello del docente, che ha accusato della crisi morale tutti i presentatori Mediaset. Da Maria De Filippi ad Alessia Marcuzzi, passando per Barbara D’Urso e Alfonso Signorini, la polemica si scaglia contro un decadentismo che, però, a differenza di quello della omonima corrente letteraria “non porta con sé alcun valore ma solo il nulla cosmico”.
Additando uno ad uno i presentatori più amati dagli italiani, il docente ha accusato la televisione di essere la matrice di tante piaghe culturali. Nella lettera ha scritto: “Rappresentate l’umiliazione dei laureati, la mortificazione di chi studia, di chi investe tempo e risorse nella cultura, di chi frustrato abbandona infine l’Italia perché la ribalta e l’attenzione sono per i teatranti dei vostri programmi“. Le sue parole molto dure hanno suddiviso l’opinione pubblica. Alcuni hanno acclamato le parole del docente, accodandosi alla sua richiesta di una televisione più ricca di cultura. Ma altri si sono chiesti se davvero sia la tv il problema di cui tanto ci si preoccupa nella lettera?
Il dubbio, dunque, è: siamo poveri di elementi culturali perché la tv non ci offre altro? Oppure la tv non ci offre altro perché siamo poveri di interesse nei confronti degli argomenti di cultura? Per il professore alla domanda c’è solo una risposta, che ha riassunto nell’augurio di una chiusura di tutti i programmi Mediaset. Secondo il docente, infatti, alcune trasmissioni hanno contribuito a diffondere il malcostume. Lo si legge, ad esempio, in queste righe: “Questo è il vostro mondo, questo è ciò che da anni vomitate dai vostri studi televisivi. Avete sdoganato la maleducazione, l’ignoranza, la povertà morale e culturale come modelli di relazioni e riconoscimento sociale“. E voi cosa ne pensate?