Fabrizio Corona assolto: “Detenuto modello, gioca anche a calcio”
Capelli lunghi effetto bagnato, barbara curatissima, fisico tonico e muscoloso, t-shirt bianca a maniche corte e jeans: eccolo di nuovo fuori dal carcere di Opera, Fabrizio Corona. Ad aprile è uscito per firmare l’atto di divorzio da Nina Moric, stavolta ha varcato la soglia del Tribunale di Milano per ricevere – finalmente – una lieta novella: è stato assolto dall’accusa di evasione fiscale. Il magistrato aveva chiesto una condanna a un anno e nove mesi di reclusione per un’evasione da un milione e trecentomila euro risalente presumibilmente al biennio 2007-2008 e legata all’attività dell’agenzia fotografica allora appartenente a Fabrizio.
Quest’ultimo ha sempre ribadito la propria innocenza, sottolineando anche che “703 mila euro di tasse le ho pagate solo in quell’anno, io senza la società, io Fabrizio Corona“. Invece l’accusa puntava il dito contro diversi versamenti effettuati presso alcune banche fra cui uno da 703 mila euro; tali somme sono state considerate dall’Agenzia delle entrate elementi attivi di reddito e quindi avrebbero dovuto essere dichiarate con conseguente versamento delle imposta. La difesa di Corona ha dunque fornito la documentazione relativa proprio ai versamenti e l’ex agente dei paparazzi ha così ottenuto l’assoluzione. In aula c’erano anche sua madre e alcuni amici: tutti soddisfatti e più leggeri, naturalmente.
“È stato assolto perché il fatto non sussiste – ha spiegato Ivano Chiesa, avvocato di Corona – e sono state accolte tutte le nostre richieste. In passato gli sono state inflitte pene troppo alte a partire da quella per il caso Trezeguet; stiamo pensando di chiedere la revisione del processo“. Chiesa ha poi definito Fabrizio “un detenuto modello” e spiegato che in carcere “partecipa a varie iniziative, gioca a calcio e ha fatto anche lo ‘spesino’, portando da mangiare ai detenuti“. Ormai cammina lungo la via della redenzione, insomma…
Foto Mattia Gravili/LaPresse