Buon compleanno Jannik Sinner
Vent'anni e tanti record con la racchetta in pugno. Protagonista di un tennis azzurro come non mai
“Ho letto cose di Sinner che fanno prevedere un grande futuro per lui. Io spero che le cose che leggo si verificheranno, come quelle di Nicola Pietrangeli e la Davis. Io ormai ho novant’anni, e questa di Sinner rimane tra le giornate migliori che abbia passato”. Non è un’investitura da poco se a definirti così è il decano dei giornalisti esperti di tennis nel nostro Paese, il grande Gianni Clerici. E tu oggi compi appena 20 anni. Buon compleanno Jannik Sinner!
Che l’Italia abbia fame di tennis azzurro di altissimo livello è evidente a tutti. Quest’anno abbiamo negli occhi immagini di ragazzi (Matteo Berrettini, Lorenzo Sonego e proprio Sinner per citare i nostri che quest’anno hanno vinto un titolo – tutti e tre nella top 20 della race) e ragazze (Camila Giorgi ci ha regalato un Master Mille ieri sera) italiani che vincono sul campo tornei importanti e scrivono la storia azzurra di questo sport.
Ma noi tifosi vogliamo di più: il top di gamma! Al momento se si guarda la classifica reale (la race sotto nella foto) verso il torneo che chiude la stagione – le Atp Finals che quest’anno per la prima volta si giocheranno a Torino – abbiamo uno straordinario Berrettini che, senza gli aggiustamenti della classifica per la pandemia, sarebbe n.4 del mondo eguagliando di fatto il grande Panatta (meglio ha fatto solo il giocatore monumento del nostro tennis Nicola Pietrangeli con il n.3). Per questo c’è tanta pressione su questi due fenomeni italiani: sogniamo ad occhi aperti una finale slam maschile come Pennetta-Vinci.
Sinner: vent’anni e tanti record
Nato a Brunico, l’ospedale più vicino dalla Valpusteria, oggi 16 agosto, di vent’anni fa – anno di grazia del tennis – 2001. Come tutti in zona impara prima a sciare che tutto il resto. Ma che abbia un fisico adatto a diventare qualcuno nello sport lo si capisce da subito. Gli piace giocare a calcio come dimostrano i video in cui si diletta in allenamento con la pallina a palleggiare. Tirato su da piccolo dai maestri Heribert Mayr e Andrea Spizzica, poi a 13 anni decide che sarà solo tennis e sceglie nel 2014 Riccardo Piatti e la sua Accademia.
Una combinazione vincente responsabile del ‘fenomeno Sinner’ (anche un po’ delle attese, ma la grande esperienza del coach fa anche da parafulmini). Prendiamo gli ultimi tre anni: 16 agosto 2018 era numero 1159 del mondo; l’anno dopo maggiorenne è 135; infine l’anno scorso 71. Oggi numero 15. Bella corsa! E chissà che oggi in campo a Cincinnati non si regali e ci regali un altro tassello contro Delbonis, nel secondo Master Mille verso lo US Open. Sul cemento il ragazzo va come fosse neve.
A vent’anni (alzi la mano chi non pensa alla canzone dei Maneskin?!?) ha qualche record che se ci pensi mette davvero i brividi di gioia e forse ci pensi meno a qualche problema al servizio.
Jannik Sinner:
- è il più giovane vincitore nella storia delle NextGen ATP Finals (2019);
- ha 3 titoli Atp in bacheca (Sofia, Melbourne e Washington) su quattro finali disputate (l’unica persa nel Masters 1000 di Miami); BELLA MEDIA!
- il più giovane tennista di sempre ad aggiudicarsi un Atp 500 – placando il fuoco di fila per la rinuncia alle Olimpiadi (che per inteso ci deve a Parigi!);
- grazie alla vittoria nel 250 di Sofia, nel 2020 è diventato inoltre il più giovane italiano ad aver conquistato un titolo ATP nell’era Open (19 anni, due mesi e 29 giorni).
- vanta i quarti di finale alla prima partecipazione al Roland Garros.
- best ranking al n. 15 nel 2021 (tra la sua coorte d’età solo l’americano Nakashima con lui è tra i primi 100)
- ha guadagnato oltre due milioni e mezzo di dollari di prize money, per gli sponsor fatevi un giro sui suoi social.
Per ora continua a crescere, i risultati verranno. Un po’ è colpa nostra: siamo stufi di tifare per altri. Ancora buoni vent’anni Jannik Sinner!
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