Che Dio ci aiuti 6, cosa succede stasera? Il dolore di Azzurra e la malattia di Monica
Le nuove puntate andranno in onda stasera, giovedì 14 gennaio 2021. Scopriamo la trama dei prossimi due episodi
Terzo appuntamento con la sesta stagione di “Che Dio ci aiuti”, la serie comedy ambientata nel convento più stravagante della tv. Una produzione Lux Vide in collaborazione con Rai Fiction, per la regia di Francesco Vicario. I due nuovi episodi andranno in onda stasera, giovedì 14 gennaio alle 21.25 su Rai1. Ma cosa succederà?
Nuovo appuntamento con Che Dio ci aiuti 6, la fortunatissima serie con Elena Sofia Ricci, Valeria Fabrizi, Francesca Chillemi e Gianmarco Saurino. Nelle puntate precedenti Suor Angela è tornata dopo molti anni nella città natale e ha scoperto di soffrire di amnesia. Il passato della protagonista ha bussato improvvisamente alla sua porta dopo l’arrivo in Convento di Erasmo. Un ragazzo che ha una particolare e inaspettata influenza emotiva sulla suora. Altrettanto turbolenta la storia d’amore tra Nico e Ginevra. Dopo il bacio tra l’ex novizia ed Erasmo, l’avvocato e la giovane ragazza si sono separati. Anche Nico, ormai tornato single, ha provato ad uscire con altre donne mentre Ginevra e il nuovo ragazzo del Convento cercavano un lavoro.
Che Dio ci aiuti 6: anticipazioni stasera, giovedì 14 gennaio
Nel primo episodio del terzo appuntamento con con Che Dio ci aiuti 6, Suor Angela ha ormai la certezza di essere legata al passato di Erasmo e non sa se dire la verità al ragazzo. La mente di Ginevra fa brutti scherzi e le ragazze del convento la aiuteranno a fare chiarezza sui suoi sentimenti. Monica si è convinta di essere malata, ma Nico, che sottovaluta i suoi sintomi, forse dovrà ricredersi.
Nel secondo episodio, invece, un bambino viene abbandonato nella casa-famiglia. La sorte di questo neonato colpisce personalmente Erasmo che collabora con suor Angela per cercarne la madre. Nico cerca di stare vicino a Monica, anche se la diagnosi non sembra averla scalfita. Intanto Azzurra cerca mille distrazioni pur di non pensare a una dolorosa ricorrenza.