Kasia Smutniak furiosa, il figlio non si chiamerà Pietro: “Sono voci offensive…”
Kasia Smutniak è molto arrabbiata. E fa pure bene. Da quando è salita sul palco del Festival di Sanremo con il suo bel pancione, le voci – vere o presunte – riguardo la sua gravidanza sono state tante. Sì, l’attrice è incinta. E’ al terzo mese e aspetta un bambino dal produttore Domenico Procacci (proprietario della Fandango). Per lei però non si tratta del primo figlio: ha già una bambina – Sophie, nove anni – avuta dall’unione con Pietro Taricone. Sono passati quattro anni dalla morte dell’ex trionfatore morale della prima edizione del Grande Fratello. Certamente il dolore per la perdita non passerà mai, ma Kasia è ancora giovane. Ha tutta una vita davanti e merita di avere tanta felicità insieme ad un altro uomo senza ascoltare le critiche di chi la giudica. Quando però è troppo, è troppo.
Qualche giorno fa il direttore di Novella 2000 – Roberto Alessi – ha svelato durante un’ospitata a La vita in diretta di Rai Uno che il figlio di Kasia e Domenico si chiamerà Pietro, proprio in onore a Taricone. Ovviamente – come in molti immaginavano e speravano – si tratta solo di una notizia falsa. Anche perché la coppia non sa ancora di che sesso sia il piccolo e lo scoprirà solo nel momento del parto: “Abbiamo chiesto ai medici di non rivelarcelo, perché sia una sorpresa”, ha dichiarato la Smutniak attraverso le pagine del settimanale Oggi. Un piccolo sfogo per lei, dopo giorni di continue insinuazioni a riguardo. Davvero dei pettegolezzi gratuiti di cattivo gusto: “Smentisco nel modo più assoluto che mio figlio si chiamerà Pietro e non ho mai detto che sarà un maschio”.
Vedere Kasia su tutte le furie sembra davvero difficile, eppure questa volta ci sono riusciti: “Mi amareggia molto questa invasione del mio privato. Far nascere un chiacchiericcio circa il nome da dare a nostro figlio è perlomeno offensivo”. E il suo attacco non è finito qui: “Chi diffonde queste falsità, dovrebbe capire che comportamenti del genere giocano con il dolore delle persone. E dovrebbe porsi il problema di rispettare il nostro desiderio di vivere serenamente questo momento”. Lasciamoli da soli in questo momento privato di gioia e amore.
Foto by LaPresse/Claudio Bernardi