Chicche di Velvet

Sapete come è nato E.T. l’extra-terrestre? La sua storia è incredibile

Carlo Rambaldi è stato uno dei più grandi artisti del cinema internazionale. Vincitore di tre premi Oscar è famoso per aver creato gli effetti speciali di King Kong, Alien, E.T. l’extra-terrestre ma non solo. Ha avuto una lunghissima carriera alle spalle fatta di successi a livello mondiale. Un orgoglio italiano che si è distinto con la sua creatività ricordata ancora oggi con grande emozione. Tra le sue realizzazioni più importanti rientra il modello dell’alieno utilizzato nel film “E.T. l’extra-terrestre“. Il regista Steven Spielberg si affidò a Carlo Rambaldi con cui aveva già collaborato precedentemente. Nella creazione del “pupazzo” di E.T. c’è una storia davvero particolare.

Carlo Rambaldi si ispirò alle figure delle massaie per creare l’alieno E.T.

Il film di fantascienza “E.T. l’extra-terrestre” rientra tra i migliori film cult del genere ed è stato scelto per essere conservato nel “National Film Registry” degli Stati Uniti. Il simpatico alieno, famoso con la sua frase “E.T. telefono casa”, come sappiamo è stato realizzato dalle mani esperte di Carlo Rambaldi. Costruì il modello con uno scheletro di alluminio e ferro e ricoperto di creta marrone. Successive modifiche vennero poi apportate studiando le luci e le riprese. Ma da dove è nata l’ispirazione per la creazione di E.T.? In un articolo del giornale “Il fatto quotidiano” viene illustrata l’idea originale di Rambaldi. Sembrerebbe che ad ispirarlo furono le massaie sulle rive del fiume Po, abbozzate in un suo disegno. E a tal proposito si legge una testimonianza di Laura Rossi, operatrice artistico-culturale di Ferrara che conobbe l’artista:

Rambaldi pensò proprio a quel dipinto per disegnare il primo schizzo di E.T. Si trattava di un quadro picassiano che aveva dipinto in gioventù. Aveva ritratto delle donne che lavavano i panni sul greto del fiume Po. Erano magre, avevano il collo allungato, la mascella larga, e la testa a mo’ di periscopio. Quelle donne sono state le madri di E.T.”

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