Mangia una lumaca viva a 28 anni: prende un parassita e non riesce a…
Questa è una di quelle storie incredibili, a cui è faticoso credere. Eppure è accaduto: un uomo di 28 anni, dopo 8 anni di sofferenze ha dovuto soccombere dopo aver preso un parassita in maniera assurda.
Sam Ballard è morto a 28 anni, a 8 anni di distanza dalla bravata che gli ha rovinato la vita. Il giovane australiano aveva mangiato una lumaca viva per scherzo e quell’episodio ha danneggiato irreparabilmente la sua salute. Il giovane aveva appena 18 anni e rappresentava una promessa del rugby. Non a caso aveva ricevuto una borsa di studio. Una sera però si trovava in compagnia dei suoi amici ed ha compiuto un gesto davvero sciocco: si è infilato in bocca una lumaca viva e l’ha mangiata. Il motivo? Una bravata da adolescente, uno scherzo. O almeno questo è quanto raccontato a posteriori dal diretto interessato. Sam purtroppo ha cominciato a sentirsi male poco dopo. Ricoverato in ospedale, i medici hanno scoperto che nel su corpo era presente un parassita gravissimo: l’Angiostrongylus cantonensis. La principale conseguenza del parassita è la meningite eosinofila, una prospettiva tutt’altro che rassicurante.
Il ragazzo è caduto in coma e per lui sembrava non esserci più nulla da fare. Poi il risveglio dopo 420 giorni e l’inizio di un lungo calvario. Sam era rimasto paralizzato e non è più riuscito ad alimentarsi da solo. Nemmeno la riabilitazione è riuscita a dargli benefici. Il costo delle cure sanitarie era elevatissimo e la mamma, con il quale ha vissuto a Sydney fino alla fine dei suoi giorni, è riuscita a sostenerle solo grazie all’aiuto di parenti e amici. La borsa di studio è stata decurtata e la generosità delle persone è stata l’unica scialuppa di salvataggio per la donna. Dopo 8 anni Sam si è spento. A raccontare la vicenda è stato il sito web del Time, oltre al web che ha voluto omaggiare fino in fondo lo sfortunatissimo (e incosciente) ragazzo.
Cos’è l’Angiostrongylus cantonensis
L’Angiostrongylus cantonensis è un verme lungo 2 centimetri che solitamente vive nello stomaco dei ratti. È molto probabile che le lumache, cibandosi di feci di topi, possano ingerirlo. Ecco perché l’uomo che a sua volta mangia una lumaca cruda può diventarne il nuovo ‘ospitante’. Questo parassita, diffuso principalmente nel sud-est asiatico e nell’area del Pacifico ma ormai, attraverso viaggi ed esportazioni, può raggiungere qualsiasi posto della Terra. Esso si trova prima di tutto nelle lumache (solamente quando non vengono cotte) ma è stato rintracciato anche nell’acqua e sulle verdure. La persona infettata mostra prima di tutto i classici sintomi di una meningite quali mal di testa, mal di collo, febbre, nausea e vomito. Lo step successivo diventa però ben più letale. L’invasione del verme nel tessuto cerebrale in profondità crea danni irreparabili nel corpo dell’uomo, proprio com’è accaduto nel caso del povero Sam Ballard: dalla paralisi alla morte, la sua bravata ha avuto un costo decisamente troppo alto.