Ieri e Oggi

Era Giò Sada, vincitore di X Factor 9, oggi si chiama Gulliver, barba lunga e… [FOTO]

Vincitore di X Factor 9, Giò Sada aveva davvero conquistato il pubblico e il cast del noto talent show. Era il 2015 e il cantante non ha smesso di inseguire i suoi sogni dopo il successo scaturito dal programma. Ma cosa fa e come è diventato oggi a 30 anni?

Bravissimo, pieno di talento ma anche di umiltà, Giò Sada è stato uno dei fiori all’occhiello della nona edizione di X Factor, nonché il vincitore. Dopo il successo su Sky, il cantante ha continuato ad inseguire i suoi sogni rimboccandosi le maniche per la sua carriera, sempre all’insegna della sua più grande passione: la musica. E infatti, il 2 settembre 2016, Giò ha pubblicato il singolo Volando al contrario, che è stato anche il titolo del suo primo album, commercializzato a partire dal 23 settembre dello stesso anno.

Cosa fa oggi Giò Sada, dopo X Factor 9?

Oggi Giò Sada, a cinque anni dall’esperienza vissuta a X Factor, continua a lavorare nel mondo della musica. Ma con un altro pseudonimo. Nel febbraio del 2019, infatti, il cantante ha deciso di dar vita a un nuovo progetto artistico, utilizzando l’alter ego di Gulliver. Con questo nome, nel 2019 ha pubblicato il suo primo singolo, L’essere meccanico, e nel 2020 il secondo, Se non sono necessario. Nello stesso anno è uscito anche il suo album Terranova, pubblicato sotto l’etichetta discografica Kallax Records. «Gulliver è un lavoro di interiorizzazione degli ultimi quattro anni, per cercare di capire cosa stava succedendo e raccontarlo», ha raccontato il cantante.

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Giò Sada ha raccontato anche cosa lo ha spinto a intraprendere questo nuovo progetto musicale, con un nome nuovo rispetto a quello con cui aveva vinto X Factor. «Il nome è stato una scelta, perché stavo attraversando modi musicali diversi: sono passato da una dimensione punk a quella più mainstream con X Factor, per poi approdare qui. Si è creato in me come un naufragio interno, un limbo in cui mi trovavo in difficoltà a comunicare. Ho quindi deciso di fermarmi e riprendere il mio percorso, per sollecitare una parte di me dormiente. La sua forma è nata nel nuovo progetto: mi piace comunicare l’idea di fare un viaggio attraverso il mio disco. Non è un viaggio fisico, ma ho spostato la mia zona di confort ed è nato Gulliver», ha raccontato.

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