Iva Zanicchi svela: “Un manager allungò le mani e io…”
Iva Zanicchi senza freni. In una lunga intervista rilasciata alle pagine de Il Messaggero la cantante – una delle più amate nel panorama musicale italiano – ha deciso di ripercorrere alcuni momenti della sua carriera. E, con l’occasione, ha raccontato anche qualche retroscena su ciò che vuol dire farsi strada nel mondo del lavoro quando si è donna. Ne è scaturita una lunga riflessione sulla condizione femminile e sull’urgenza e l’importanza di lottare ancora per una completa uguaglianza di genere.
Iva Zanicchi e la condizione della donna
Iva Zanicchi ha raccontato, infatti, quanto anche per lei – che pur aveva un dono così grande come quello della voce – il cammino non è stato semplicissimo. C’erano per le donne «compensi inferiori sia per gli spettacoli e che per i concerti», e spesso, per raggiungere i medesimi obiettivi, bisognava «lavorare il doppio dei colleghi, fare più fatica». E, a distanza di anni, non è cambiato poi così tanto. «La storia purtroppo si ripete ancora oggi. Mi viene in mente quando la Clerici, nel 2010, arrivò a condurre Sanremo. Quante polemiche. Sanremo è sempre stato un terreno di appannaggio tradizionalmente maschile», ha poi aggiunto.
Il racconto della cantante
Iva Zanicchi ha poi spiegato che anche lei, in prima persona, ha subito l’ingerenza del maschilismo sulla società nella quale viviamo. «Il mio biglietto da visita è sempre stata la voce», ha premesso, spiegando come non abbia mai voluto cedere a ricatti nel corso della sua carriera. «Ricordo una volta che facevo un concorso a Castrocaro. Arrivavo dalla montagna, dal mio piccolo paese, avevo un fisico imponente e non passavo inosservata. Un manager molto importante dell’epoca mi convocò nel suo ufficio dicendo che voleva parlarmi. Vuoi vincere Iva? Perché se vuoi davvero arrivare prima dovresti essere più spontanea, più carina, così come sei sei troppo campagnola, mi disse. Poi allungò le mani. Io girai i tacchi di corsa e me ne andai indignata», ha svelato.