Gina Lollobrigida, prelevati gli oggetti dalla casa: “Vogliono farmi morire”
Brutto colpo per Gina Lollobrigida, che tramite una nota del suo ufficio stampa ha aggiornati i fan a proposito degli sviluppi della causa in corso tra il figlio e il manager Andrea Piazzolla. Secondo quanto riferito dallo staff dell’attrice, l’amministratore di sostegno sarebbe infatti stato autorizzato dal giudice a procedere con il prelievo dei beni preziosi dalla sua abitazione. Un’ordinanza emanata a insaputa della star, e che prevederebbe la sistemazione in un deposito a pagamento di “gioielli, quadri, suppellettili, mobili, lampadari e altro“.
Il giudice accorda il prelievo degli oggetti preziosi dall’abitazione di Gina Lollobrigida. Lo sfogo tramite l’ufficio stampa: “Neanche con i delinquenti”
Una vera e propria batosta, che ha comprensibilmente spinto lo staff di Gina Lollobrigida ad esprimere puntualmente tutta la propria avversione al provvedimento. “E’ una decisione assurda“, recita la nota, “in quanto costringe la signora Lollobrigida a vivere nella propria abitazione non solo in una inevitabile condizione di precarietà e disagio dovuto all’asporto della mobilia, privandola della possibilità di godere dei suoi beni; ma anche spogliata dei propri ricordi, in quanto oggetti che l’hanno accompagnata per tutto il corso della propria vita”.
Non si è fatto attendere anche il commento di Gina Lollobrigida stessa, che ha definito “ignobile” il provvedimento richiesto dall’amministratore di sostegno. “Hanno deciso di farmi morire, in una maniera che non si farebbe neanche con i delinquenti“, le durissime parole dell’attrice. “In un paese civile non è tollerabile che si permettano soprusi così ingiusti e gravi“.
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