Giovanni Muciaccia senza filtri: “Sprofondai dalla vergogna…”
Reduce dalla sua personale esperienza con La Porta Segreta, show condotto per RaiPlay nel lungo periodo della quarantena, Giovanni Muciaccia è tornato a raccontarsi con fan e riviste. Il leggendario volto di Art Attack si è dunque aperto su temi complicati come la situazione italiana, il futuro dell’industria dell’intrattenimento e di quello medico. Lo ha fatto nel corso di un’intervista con Controcorrente, nella quale ha voluto ribadire il proprio ottimismo, affidando ai bambini la chiave del futuro. “Sono il vero vaccino contro la rassegnazione“, ha spiegato. “Dovremo imparare da loro“.
Il surreale incontro tra Giovanni Muciaccia e Rosario Fiorello ai tempi di Art Attack: “Mi chiamò che ero in un museo e…”
Non potevano mancare i riferimenti alla gloriosa stagione del suo programma Rai, quando con Art Attack Giovanni Muciaccia divenne un fenomeno di costume. Uno dei lasciti più importanti del suo show fu probabilmente la celebre parodia che ne fece Fiorello, capace di immortalare i manierismi del conduttore anche per il pubblico meno esperto. Rievocando il loro incontro telefonico, Muciaccia non si trattiene. “Ero al British Museum di Londra per uno studio su una mummia“, rievoca oggi. “Avevo lasciato acceso il telefono, che prese a squillare. Sono sprofondato dalla vergogna. Chiesi chi era, ed era proprio Fiorello. Mi rispose imitando la mia voce. Gli dissi che ero a Londra per una mummia, e lui mi fece: ‘ma che l’hai creata tu con la carta igenica e il Vinavil?'”
Non è mancato un riferimento anche al grande maestro spirituale di Giovanni Muciaccia, nome fondamentale per la creazione del format Art Attack: Enzo Tortora, e in particolare il suo lavoro su Portobello negli anni ’80. “Fu un programma davvero rivoluzionario“, commenta oggi il presentatore. “Da piccolo non perdevo una puntata. Mi aveva sempre attrato il suo stile di conduzione, così elegante e garbato“.
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