Beppe Fiorello va controcorrente in questa difficile situazione in cui affacciarsi dal balcone e cantare alle 18 sembra l’unica risposta possibile. L’attore, però, non è d’accordo:
C’è in giro troppa gente, anche dai balconi, che alleggerisce ogni giorno il clima. Siamo in un momento in cui l’alleggerimento non funziona più. E allora a Bergamo dovrebbero fare un Carnevale. Dobbiamo inasprire i toni, e dobbiamo farlo noi stessi, senza aspettare il governo.
Secondo Beppe Fiorello, gli artisti in primis hanno una responsabilità nel rendere chiara la situazione, che non è da alleggerire:
Se vedessi Checco Zalone spaventato da questa situazione, mi spaventerei di più che a vedere Mattarella spaventato. Dico agli artisti: fate vedere la vostra paura. Ho parlato della mia proposta con mio fratello (Rosario Fiorello, ndr) che ieri ha postato un tweet. Se gli artisti si facessero vedere con un tono più preoccupato, sono convinto che la gente direbbe ‘cazzo, allora la cosa è seria. La paura è saggia, non bisogna nasconderla.
Beppe Fiorello: “Serve un attimo di silenzio”
Beppe Fiorello calca la mano, il compito degli artisti non è solo intrattenere, ma anche far riflettere:
Oltre a chi sta sui balconi, chiedo anche agli artisti, che pure stanno facendo un grande lavoro di intrattenimento, di abbassare i toni. Serve un attimo di silenzio. Mi sembra che tutto stia diventando un pò troppo uno show: dai follower che aumentano alla gara a chi ha l’ospite più introvabile.
Già un tweet precedente di Beppe Fiorello aveva sottolineato la questione:
Camion militari per portare i nudi dei morti e ancora si canta sui balconi, si fanno battutone spiritose su questa tragedia epocale, si fanno happening sui social. Dobbiamo fare tre giorni di lutto nazionale, rispetto per i morti e le loro famiglie, social sì ma senza fare festa.
Se invece di canti, ci fosse silenzio, potremmo almeno rispettare il lutto nazionale, conclude Beppe Fiorello:
Chiedo anche solo un giorno di lutto nazionale. Un minuto di silenzio per ogni morto? Calcolate quanto tempo dovremmo stare zitti.
