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Coronavirus, Medicago verso il vaccino: “C’è una speranza”

Incertezza: questo è il termine con il quale si può definire lo stato in cui il mondo intero riversa, totale incertezza. Il coronavirus è subdolo, ingrato, si è insinuato tra le vite di più di 7 miliardi di abitanti veloce e silenzioso e ha generato dolore, smarrimento. Ogni giorno gli enti sanitari, i medici e tutti gli operatori del settore intervengono con urgenza, rincorrono il covid-19 e cercano di braccarlo come meglio possono, ma torniamo al punto di partenza: c’è incertezza. Non esiste una cura vera e propria, né un vaccino. Su quest’ultimo punto, però, presto potremmo trovarci di fronte a una svolta importante. La Medicago, società biofarmaceutica con sede nella città di Québec, ha annunciato di aver prodotto con successo una particella virus-simile (VLP) del coronavirus a soli 20 giorni dall’ottenimento del gene del SARS-CoV-2.  Ecco ciò che sappiamo.

Medicago: l’azienda che sviluppa terapie basate sulle proteine ottenute dai vegetali

Prima di passare a conoscere gli sviluppi del vaccino per il covid-19, è necessario aprire una parentesi sul lavoro svolto da Medicago. L’azienda utilizza, ottenendo enormi risultati, una tecnologia proprietaria per sviluppare terapie basate sulle proteine ottenute da vegetali. Medicago non utilizza né animali né virus vivi, ma particelle virus-simili (VLP), simili ai virus per forma e dimensioni, che il corpo riconosce e che provocano una risposta immunitaria senza generare infezioni. I dati degli studi clinici suggeriscono che, diversamente da quanto accade con i vaccini inattivati, le VLP presentano un meccanismo d’azione multi-modale che attiva entrambi i bracci del sistema immunitario: la risposta con anticorpi e la risposta cellulo-mediata.

Medicago verso la produzione di un vaccino per il coronavirus

Come anticipato, Medicago sta lavorando alla produzione di un vaccino. Hanno generato con successo una particella virus-simile (VLP). Questo vaccino in fase embrionale sarà sottoposto a test preclinici, volti a valutarne l’efficacia. In caso di successo, lo step successivo prevede che venga poi avviata una discussione con le agenzie sanitarie per iniziare i veri e propri test entro l’estate 2020.

Non è certo la prima volta che Medicago si faccia trovare in prima linea in situazioni sanitarie particolarmente complesse. Nel 2009 ha approntato un potenziale vaccino per il virus H1N1, in poche settimane. Nel 2012, quindi solo pochi anni dopo, ha prodotto 10 milioni di dosi di vaccino antinfluenzale monovalente destinato alla DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency).

“La rapidità del nostro progresso iniziale contro il COVID-19 è dovuta alla capacità della nostra piattaforma – ha chiarito in una nota il Dr. Bruce Clark, CEO di Medicago – basata sull’utilizzo di piante, in grado di produrre soluzioni per vaccini e anticorpi mirati a contrastare questa minaccia mondiale per la salute pubblica. La capacità di produrre un candidato vaccino a soli 20 giorni dall’ottenimento del gene, è un fattore di differenziazione critico della nostra tecnologia consolidata, che offre una velocità ineguagliabile nello sviluppo di soluzioni per combattere potenzialmente il COVID-19”.

A conferma di quanto questo impegno possa rappresentare rappresentare una svolta decisiva, ecco le parole del Dr. Gary Kobinger, professore del Dipartimento di microbiologia e malattie infettive e direttore del Centro di ricerca sulle malattie infettive della Laval University: “Gli sforzi collaborativi tra il team di ricerca della Laval University e Medicago hanno portato a un successo notevole nello sviluppo di anticorpi unici rispetto a malattie infettive quali RSV e HMPV, e questa esperienza ci rende fiduciosi nel successo per l’identificazione di anticorpi terapeutici contro il virus SARS-CoV-2”.

Un luca in fondo al tunnel. Un monito di speranza che annuncia l’arrivo di un potenziale vaccino. E che dimostra anche l’efficacia di questo tipo di tecnologia, in grado di sviluppare terapie basate sulle proteine ottenute da vegetali.

 

Informazioni e fonti

Per ulteriori informazioni: www.medicago.com

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