Barbara d’Urso gaffe con la polizia: “Deve chiedere scusa è…”
Barbara d’Urso, nell’ultima puntata di Pomeriggio 5, chiede scusa pubblicamente al Segretario Generale Sappe (Sindacato Autonomo Polizia Penitenziaria) Donato Capece. Scuse dovute in quanto la regina di Mediaset qualche giorno prima aveva commesso alcuni errori…
L’errore di Barbara
Nella scorsa puntata di “Live Non è la d’Urso” la conduttrice ha affrontato ciò che è successo nelle carceri ossia le varie rivolte dovute allo stato d’allarme provocato dal Coronavirus. A sollevare la questione è stato il fatto che la stessa ha dichiarato solidarietà ai detenuti e alle famiglie non menzionando la polizia penitenziaria. Inoltre la stessa aveva banalmente confuso la polizia penitenziaria con le guardie carcerarie.
Errore che non è passato inosservato agli occhi del Segretario Generale della Polizia Penitenziaria che, nella puntata di Pomeriggio 5 di ieri si è collegato con Barbara. I due si sono confrontati davanti a milioni di telespettatori.
Le scuse
Durante il collegamento, Donato Capece ha esordito: “Noi siamo degli eroi che lei poco conosce. Lei ci deve delle scuse, ci deve restituire la dignità che ci ha tolto. Noi siamo la polizia penitenziaria e non le guardie carcerarie”. A quel punto la d’Urso si è scusata pubblicamente per non averli menzionati giustificandosi però di essere in buona fede e di stare attraversando, come tutti, questo brutto periodo.
Tuttavia il Segretario Generale ha insistito sul rinnovamento ulteriore delle scuse da parte della conduttrice e allora quest’ultima infastidita ha affermato: “Penso che lei abbia imparato questo discorso a memoria, perché le ho appena fatte le scuse ma se vuole gliele rifaccio. Lei è venuto per fare polemica e io non voglio far polemica con nessuno”.
È evidente come quindi poi i toni si siano fatti accesi. Tuttavia la conduttrice, ha chiuso la diretta concludendo cosi: “Chiedo scusa alla polizia penitenziaria sono sempre nel mio cuore e mi dispiace l’altra volta di non averlo fatto, ma siamo in un periodo particolare.”