L’ultima puntata di Masterchef Italia è stata una delle più apprezzate dal pubblico femminile (e in parte, perché no, da quello maschile). Merito di Jeremy Chan, ospite della cucina e, in particolare, della manche dedicata all’Invention Test. Il cuoco è stato infatti chiamato dalla produzione per portare tre fra i suoi piatti più famosi. E i concorrenti della MasterClass avevano un solo compito: replicarlo in maniera pedissequa, senza aggiungere nulla a quanto già ideato dallo chef. A scegliere quale piatto far cucinare a sé e ai suoi compagni è stato Antonio, vincitore della Mystery Box. Che, di fronte a tre capolavori culinari caratterizzati da diversi gradi di difficoltà, ha avuto ben pochi dubbi e ha optato per quello più complesso.
L’ospite di Masterchef Italia
I concorrenti di Masterchef Italia si sono quindi ritrovati a dover avere a che fare con l’astice moin-moin, il più difficile tra i piatti presentati da Jeremy Chan. Una ricetta che prevede oltre quaranta ingredienti e numerose preparazioni, alcune decisamente complesse. Se il talento culinario dello chef non è di certo passato inosservato, c’è qualcosa che ha però catturato ancor di più l’attenzione del pubblico: la sua straordinaria bellezza. «Beh, già iniziamo bene!», ha esclamato Antonio non ha pena l’ha visto entrare nella dispensa, alludendo al suo aspetto fisico.
Chi è Jeremy Chan
Ospite dell’ultima puntata di Masterchef Italia, Jeremy Chan è il frutto della commistione tra diverse culture. Nato in Inghilterra nel 1987 da padre cinese e da madre canadese, lo chef si è laureato in Lingue e Filosofia a Princeton. Dopodiché si è appassionato alla cucina e ha deciso di viaggiare il più possibile per venire a contatto con nuovi popoli e nuove tradizioni. Dopodiché si è stanziato a Londra, dove nel 2017 ha aperto con il suo socio Iré Hassan-Odukale il ristornate Ikoyi, situato nel West End della città. Dopo solo un anno di attività, il locale si è guadagnato una Stella Michelin. Ciliegina sulla torta: parla benissimo l’italiano, lingua che ha studiato leggendo Dante. What else?
