Achille Lauro, il mistero sui suoi gusti: gay o etero? Parla lui
Achille Lauro, dopo un Sanremo scoppiettante, ha parlato al Corriere della Sera della motivazione e dello sprone che lo hanno portato ad investire nel mondo della musica, venuto dalla famiglia:
Ho visto per tutta la vita i miei farsi il culo e non riuscire, mio padre spaccarsi la schiena senza avere quello che gli spettava, mia madre fare lavoretti saltuari umilianti. Da questo è nata la mia ambizione.
Riguardo la sua infanzia cresciuta in periferia, Achille Lauro non nasconde che lo abbiano segnato, senza però fermarlo:
Nelle periferie la droga esiste. Far finta che non esista è più sbagliato che parlarne. È una piaga sociale che non va nascosta: ne va dato un giudizio negativo. Sono cresciuto in un ambiente difficile, in mezzo a persone problematiche. Ma Sanremo è il frutto di quindici anni di impegno. Se avessi buttato il tempo in queste sciocchezze non sarei qui.
Riguardo il suo orientamento religioso, Achille Lauro stupisce, professandosi credente di un qualcosa:
Non mi appoggio alla religione standard, ma credo in qualcosa di superiore. Come potrei, proprio io, non credere? Dopo essere passato da situazioni assurde? Sarebbe un’offesa a tutto quello che ho.
Ciò che spinge Achille Lauro a cantare è proprio il messaggio, magari per tutte quelle persone intorno a cui è vissuto, in primis verso i giovani:
Canto per dire ai ragazzi di non sprecare il loro tempo: prima capisci quello che vuoi fare, prima arrivi al successo. E il successo non è la fama; è la riuscita del proprio percorso. Sono stato in tutte le scuole. Almeno dieci. Mi cacciavano, me ne andavo, non ci andavo.
E riguardo il suo misterioso e chiacchierato orientamento sessuale? Achille Lauro risponde in maniera ambigua:
Etero, gay o fluido? Lo lascio al caso. Non si è mai innamorati di quel che si ha, si è sempre innamorati di quel che non si ha più.