Achille Lauro indossa lunghi stivali in latex: “È finita la stupida era in cui ci si deve ostentare uomini”
È uscito ieri il nuovo videoclip di Achille Lauro, 1990, che non smette di stupire e (volutamente) scandalizzare: nel video del singolo, troviamo il cantante nella sua cameretta ricoperta da poster di Britney Spears, dei Take That, dei Prodigy. Lauro indossa una giacca fucsia fluo e, ciliegina sulla torta, lunghissimi stivali in latex. Su Instagram, il cantante lancia una sentenza che sembra essere rivolta a tutti, non come provocazione, ma come vero e proprio ordine:
La stupida era dove si doveva ostentare di essere ‘uomo’ è finita. È giunto il tempo dove ognuno può essere quello che vuole.
Anche l’artwork usato per il singolo ritrae Lauro sdraiato su un lenzuolo fucsia, mentre stringe due peluche di Furby e nell’altra mano tiene la cornetta di un telefono rosa: l’immagine è un omaggio che rimanda a una foto di Britney Spears, scattata dal fotografo David LaChapelle per la copertina di Rolling Stone del 15 aprile 1999. La produzione del brano è invece curata da Boss Doms, Gow Tribe e dallo stesso Lauro e campiona Be My Lover dei La Bouche.
Dopo il quinto album di Achille Lauro, 1969, continua la scalata degli anni: il nuovo disco, prodotto sempre insieme a Boss Doms, si chiamerà 1990. Di nuovo Lauro cambia stile, scardina tutto e si rende camaleontico in una commistione di generi nel quale non riesce a stare fermo. Il disco avrà delle impronte dance, malinconicamente attaccate agli anni ’90 e stile unico inconfondibile di una generazione:
Sono nato nel ’90. Ricordo che da bambino, e poi da adolescente, la musica che ascoltavo creava emozioni talmente forti da diventare oggi un ricordo a tratti malinconico. Erano gli anni delle boy band, la musica dance anni ‘90 dominava i dancefloor di tutto il mondo, con quel suo sound inconfondibile e quel suo spirito libero ed euforico, emblema di una giovinezza spensierata. Erano gli anni in cui sono comparsi i Daft Punk, Corona, gli Eiffel 65 e Gigi D’Agostino solo per citarne alcuni.