Eminem nella bufera: nel 2011 appoggiava Chris Brown per le violenze su Rihanna
Negli Stati Uniti si sta scatenando un vero e proprio ciclone mediatico a causa di un file audio estratto da un brano di Eminem datato 2011. Si tratta del pezzo Things Get Worse realizzato in collaborazione con il rapper B.o.B.
Il singolo è da tempo noto al pubblico del rapper, ma finora non lo erano i versi in cui Eminem sembra appoggiare Chris Brown per il comportamento violento tenuto nei confronti di Rihanna nel 2010.
Il fatto sta colpendo duramente il rapper che ai tempi dell’uscita del brano collaborava assiduamente con la cantante caraibica. Sono note le fortunate collaborazioni che li hanno visti insieme negli anni: Love the Way You Lie (2010) e The monster (2013) sono solo due esempi.
Oggi non è il fatto subito da Rihanna nel 2010 da parte di Chris Brown a creare scalpore, quanto i versi estremamente duri che Eminem le avrebbe rivolto al tempo, decidendo in seguito di non inserirli nella traccia ufficiale.
Let me give my two cents, of course I support Chris Brown/ I’d beat a b***h down, too, if she gave my d**k an itch now. (Lascia che dia il mio parere, naturalmente sostengo Chris Brown/ Anche io picchierei una p*****a/ Se mi dà un prurito al c***o)
Ai tempi dell’accaduto, che Brown successivamente ammise, le immagini del volto della cantante caraibica invasero i media di tutto il mondo, suscitando indignazione e polemiche. Oggi le critiche sono rivolte ad una presunta ipocrisia di Eminem nei confronti della cantante collaboratrice.
Nelle ultime ore nuove accuse di misoginia nei confronti del rapper.
In Things Get Worse non mancano i riferimenti violenti alle donne: nel pezzo ufficiale Eminem, pur non citando Rihanna, si rivolge duramente ad una serie di personaggi femminili tra le quali Natasha Bedingfield e Angelina Jolie. Il fatto che le dure rime rivolte alla cantante non facciano parte della traccia ufficiale tutela il rapper di Detroit che può mostrare di aver avuto ritegno. Tuttavia il fatto non è passato inosservato ai media e a le testate giornalistiche americane che continuano a coinvolgere il rapper in una grande quantità di polemiche.