Chicche di Velvet

Avete mai visto l’ex marito di Sabrina Ferilli? È un noto imprenditore [FOTO]

Nel 2011 Sabrina Ferilli ha sposato l’imprenditore Flavio Cattaneo, in gran segreto a Parigi. La coppia si è conosciuta sul set francese delle riprese della fiction “Dalida”. La Ferilli, però, era già stata sposata con Andrea Perone, ma il matrimonio è naufragato dopo soli 2 anni a causa di un tradimento di lui

Chi è Andrea Perone, il primo marito di Sabrina Ferilli [FOTO]

Il 29 gennaio 2011, Sabrina Ferilli ha sposato Flavio Cattaneo, amministratore delegato della Telecom, a Parigi, con una cerimonia segreta che l’attrice ha dichiarato solo nel 2014. Per la Ferilli si è trattato del secondo matrimonio dopo quello con Andrea Perone, durato dal 2003 al 2005. Il divorzio è avvenuto per causa di un tradimento da parte di lui, con la showgirl Sara Varone. Tradimento le cui foto finirono all’epoca  su tutti i giornali scandalistici. I due, prima di sposarsi, erano stati fidanzati per ben otto anni.

La Ferilli e Perone si erano conosciuti nel 1994 durante le repliche del musical di Garinei e Giovannini ‘Un paio d’ali’, al Teatro Sistina di Roma e il 13 luglio del 2003 si sono sposati nel Castello Ducale di Fiano Romano, paese in cui la Ferilli è nata. Il ricevimento si era tenuto nella tenuta di Ripolo, vicino Bracciano e tra gli invitati erano presenti Francesco Totti, Vincenzo Montella, Veronica Pivetti, Nancy Brilli, Massimo Ghini e Francesco Salemme.

Photo credits: Facebook

Sabrina Ferilli e Flavio Cattaneo

Perone, dopo la fine della relazione con la Ferilli, si era consolato con la ‘Bonas’ di Avanti un altro, Laura Cremaschi, ma anche quella love story era giunta al termine; Sabrina, invece ha ritrovato la felicità al fianco di Flavio Cattaneo, qualche anno dopo. La Ferilli non ha avuto figli, e in un’intervista alla Stampa ha rivelato:

“Ho sempre ragionato su quello che desideravo, compiendo scelte, anche azzardate, ma sempre rispondenti a ciò che volevo. Non mi sono sentita di fare figli, ho tentato di adottarne uno, ma non c’è stata fortuna, alla fine le cose sono andate come dovevano andare e non ne ho fatto una malattia. I paragoni con i percorsi degli altri non mi hanno mai interessata”.

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