Rita Dalla Chiesa: il ricordo drammatico legato all’ultima telefonata con il padre
Rita Dalla Chiesa in occasione dell’anniversario della morte del padre, si apre ad un ricordo drammatico, sull’ultima telefonata con il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, ucciso dalla mafia il 3 settembre del 1982. Una data da ricordare per tutta l’Italia, legata ai fatti tragici, che hanno colpito il Paese, in anni bui e che si sono caratterizzati per le morti violente, di chi come il padre della giornalista, ha svolto il suo lavoro, sacrificando la sua vita.
Ieri 3 settembre 2019, è stato il 37esimo anno dalla scomparsa del padre di Rita Dalla Chiesa e la figlia ha voluto ricordare il Generale Carlo Alberto, condividendo un momento intimo e inedito: l’ultima telefonata fatta con il padre, prima che lui venisse tragicamente ucciso. Un momento toccante, leggere le parole di una figlia straziata, che si è vista togliere troppo presto e in maniera violenta, un genitore.
Rita Dalla Chiesa ricorda la sua infanzia
In un’intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, la giornalista e conduttrice televisiva, ha parlato della sua infanzia. Rita Dalla Chiesa, si è lasciata trasportare dai ricordi, anche i più dolorosi, ed ha parlato di quando viveva con la sua famiglia a Palermo, della casa di Mondello, che ora ha deciso di rivendere. Durante l’intervista, la donna parla del ricordo più drammatico in assoluto, quello legato al padre, che affronta anche nel suo ultimo libro: Mi salvo da sola. “Avevo dei nodi che non riuscivo a sciogliere” spiega la conduttrice al quotidiano, e poi prosegue: “E nessuno avrebbe potuto affrontarli per me. Questo libro mi è servito ad affrontare un passato che continua a farmi male”.
L’ultima telefonata con il padre e la litigata indimenticabile
Il ricordo del padre ucciso dalla mafia nel 1982, rappresenta per Rita Dalla Chiesa, senza dubbio uno dei più tristi della sua vita. Volendolo ricordare con un post sui social, proprio nel giorno della commemorazione dei 37 anni dalla sua scomparsa, la giornalista racconta l’ultima litigata fatta al telefono. “Penso ancora a quel no, di pancia, detto a papà quando mi chiese di mandare mia figlia Giulia in Sicilia” racconta Rita, che poi prosegue: “C’era rimasto male. La mandai invece dagli altri nonni, a Capri. E fu un bene, perché altrimenti avrebbero ucciso pure lei, i mafiosi non si sarebbero fatti alcuno scrupolo”. Il racconto dell’ultima telefonata, si fa drammatico e la Dalla Chiesa rivela: “Fu una chiamata inaspettata e liberatoria, perché non lo sentivo da Ferragosto, da quando avevamo litigato per le vacanze di Giulia. Papà telefonò alle 11, in redazione. Esordì: “Amore, come stai?“.
Un dramma insuperabile e la decisione inevitabile di Rita Dalla Chiesa
Gli anni dell’infanzia in Sicilia, contengono sicuramente dei ricordi piacevoli e indelebile per Rita Dalla Chiesa, ma in quel luogo è inevitabilmente contenuto il ricordo tragico della morte del padre. Proprio per questo, oggi Rita ha deciso di mettere in vendita la casa di Mondello. La giornalista racconta infatti: “Prima arrivavo in Sicilia convinta che le cose stessero cambiando. E, in effetti, tante cose sono cambiate. Ma adesso sento come se ci fosse un freno a mano tirato, che fa in modo che non si vada avanti”. E poi conclude: “Vorrei tanto che ci fosse un cambiamento nella quotidianità”.
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