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Dolce&Gabbana e il mistero della collana sequestrata. Ecco cosa è successo

Dolce&Gabbana sono tornati nella propria terra d’origine, la Sicilia,  per organizzare una sfilata d’alta moda che ha incantato tutti. In questa circostanza hanno voluto compiere un’azione privata che si è trasformata in una questione pubblica.

Dolce&Gabbana donano una collana alle suore di clausura

I due stilisti hanno donato una preziosissima collana alle suore di clausura del comune di Palma di Montechiaro, (dov’è stato girato “Il gattopardo” e scelto anche per questa ragione). Doveva essere un ex voto e solitamente questo è un gesto non pubblicizzato. Il caso è divenuto di dominio pubblico perché nella notte tra venerdì 5 e sabato 6, un misterioso emissario si è presentato presso il convento – a nome del vescovo – e ha perquisito il gioiello. Avvertendo un po’ la violazione e non credendo alla scusa di “misure di sicurezza” le suore hanno deciso di rompere il silenzio e denunciare l’accaduto.

La reazione del comune

«Se venisse confermato quanto sta circolando in queste ore, per quanto mi riguarda, rappresenta un atto di una gravità inaudita. La collana, che è stata donata dagli stilisti Domenico Dolce e Stefano Gabbana alla Madonna del Castello, in occasione della mostra dei gioielli del 4 Luglio, deve rimanere nella nostra Città e non in altri luoghi, senza se e senza ma», ha commentato il consigliere comunale di Palma di Montechiaro Salvatore Malluzzo. Aggiungendo: «non c’è giustificazione che tenga! Il nostro paese vive di tradizioni, di usi, di un forte devozionismo e di un’intensa fede. L’atto di requisizione da parte della Curia arcivescovile di Agrigento rappresenta una vera azione di forza, per non dire di offesa, nei confronti della nostra comunità. Lo dico assumendomene tutte le responsabilità, lo dico da Cittadino Palmese che sente forte il legame con il proprio paese, lo dico da istituzione locale e da rappresentante della comunità in seno al Consiglio Comunale».

L’Arcidiocesi

Esiste una lettera, datata 1° luglio, firmata dall’amministratore delegato e indirizzata all’Arcidiocesi di Agrigento in cui la società Dolce&Gabbana precisa che il gioiello è stato donato all’Ente ecclesiastico monastero del Santissimo Rosario e, per esso, in custodia, a chi l’Arcidiocesi vorrà individuare e ci vorrà indicare.
L’Arcidiocesi però finora non avrebbe indicato chi dovrà custodire il prezioso dono per cui per ora sarebbe stata presa in consegna dal vescovo, anche se alcuni non comprendono i motivi e resta la legittima richiesta della comunità palmese che vuole che la collana rimanga o torni al più presto nella cittadina del gattopardo.

L’appello a Mons. Francesco Montenegro

Ma non è finita qui, ha continuato ancora dicendo: «il Cardinale Mons. Francesco Montenegro, rappresentante della Diocesi di Agrigento, con tale azione ha lasciato intendere la poca affidabilità del paese che mio onoro di servire e di esserne cittadino. Per noi, la Madonna del Castello rappresenta ‘uno scrigno’ intoccabile e tutto ciò che appartiene a lei, non va toccato, non va messo in discussione. Motivo per cui lancio un appello forte a Mons. Francesco Montenegro: ridia il possesso della collana alla nostra comunità, a Palma di Montechiaro».

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