Detto da loro

Nicole Kidman: “a 17 anni volevo stare con un italiano”

Si può dire che Nicole Kidman sia l’ospite di punta dell’edizione di quest’anno del Taormina Film Fest (attualmente in corso). Nel corso della masterclass, la star si è lasciata andare a confessioni professionali e private.
Ecco cosa ha raccontato.

Nicole Kidman: «a 17 anni vagavo per i vicoli sognando di sposare un italiano»

Stando a Io Donna, Nicole Kidman ha dichiarato una bella curiosità rispetto al nostro Paese e a noi italiani: «vagavo per i vicoli sognando di sposare un italiano. E ci sono quasi riuscita». Sergio Martino l’aveva scelta nel 1987 per il film tv “Un’australiana a Roma” e chi meglio di lei avrebbe potuto interpretarlo.

L’amore per il cinema italiano

«Ricordo che a 15-16 anni con gli amici quando saltavamo la scuola ci infilavamo in un cinema a vedere i film di Fellini e Kubrick. Non sempre capivo quello che stavo vedendo, ma quelle immagini mi toccavano a livello viscerale e non intellettuale»

Un legame viscerale con l’Italia

«Spesso vengo qui a fare le vacanze, ho sempre avuto il desiderio di ritornare in Italia, mi spingeva una forza sconosciuta. Ho anche cercato di imparare la vostra lingua, ma non ci sono riuscita».

Apprendiamo ancora da La Repubblica «mia figlia undicenne vorrebbe sempre venire, mi ha pregato anche stavolta ma le ho detto di no perché temevo di dover lavorare troppo. La mia famiglia ama l’Italia, mia figlia è stata battezzata tra le montagne della Toscana all’aperto, seminuda perché cercava di strapparsi il pannolino».

Nicole Kidman

In merito alla sua scelta di diventare produttrice della fortunata serie “Big Little Lies”, ha affermato:

«Volevo essere libera, non in balia dei registi»

Aggiungendo: «volevo essere coinvolta direttamente nelle scelte dei personaggi. In più una serie ti permette di esplorare un ruolo per tante ore, con profondità. Anche se non smetterò di amare i film e la mia grande passione rimane essere seduta in sala a piangere con il pubblico» (da La Repubblica).

Rispetto al suo ruolo, Celeste, ha evidenziato come sia molto complesso: «il tema riguarda gli abusi domestici, la violenza all’interno del matrimonio. Nella seconda stagione Celeste soffre dei danni che ha subito, deve superare il dolore e in questi nuovi capitoli entra sua suocera, interpretata da Meryl Steep, che a sua volta soffre per la perdita del figlio. Il mio è un personaggio complesso, ma non forte. Mi piace la sua capacità di andare avanti, la sua resilienza. Ho fatto un piccolo film, The destroyer, in cui interpreto invece una donna alla fine della vita ma alla ricerca della salvezza interiore. Un altro personaggio fantastico e insolito. Cerco sempre di affiancare piccole cose a progetti grandi come Big Little Lies”».

Nicole Kidman e il cinema al femminile

Alla Kidman è molto a cuore anche il cinema al femminile e lo dimostrano queste parole: «le statistiche sono spaventose non c’è nulla da fare, non siamo oltre il 20 per cento, bisogna prendere le cose in mano. Tre anni fa dopo la notte degli Oscar, con Meryl Streep ci siamo sedute intorno a un tavolo e ci siamo dette qualcosa deve cambiare, dobbiamo scegliere di lavorare con altre donne. Mi sono impegnata a fare film con donne, ogni 18 mesi e poi ne ho fatto uno ogni 6 mesi ed è stato bello, ho lavorato con Susanne Bier, Sofia Coppola, Andrea Arnold. Ho messo la mia forza mediatica al servizio di questo impegno perché dobbiamo e vogliamo sentire voci diverse in questo mondo. Anche come produttrice cerco di dare spazio a storie di donne che coinvolgano il mondo. Nella serie ci sono soprattutto personaggi femminili, ma anche ruoli incisivi di colleghi maschi. Siamo aperte a tutti: ho lavorato con regista greco Yorgos Lanthimos che non era così conosciuto prima di Il sacrificio del cervo sacro» (da La Repubblica).

Nicole Kidman: «ora mi prendo una pausa»

«Voglio leggere, l’altra mia grande passione, fare la mamme, la moglie (di Kate Urban ndr), guardare l’oceano ed essere amata».

 

Foto dal profilo fb ufficiale del festival di Taormina

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