Sanremo 2020, Carlo Conti si tira indietro: “Troppo presto per tornare”
Sembrerebbe proprio complicarsi la pista che negli ultimi mesi dava per scontato il ritorno di Carlo Conti alla conduzione di Sanremo 2020. Terminata la non esaltante edizione di coppia Bisio-Raffaele, erano in molti a chiedere un “ritorno alle origini” e all’usato sicuro; la scelta più ovvia era parsa dunque il toscano, già per tre volte presentatore della kermesse. Sembrano però andare in controtendenza le dichiarazioni rilasciate dallo stesso presso Tv Sorrisi e Canzoni: presentando il suo nuovo Tale e Quale Show, Carlo Conti non si è tirato indietro nell’affrontare le voci. E sembra avere le idee chiare.
“Non so quando, ma non sarà adesso”: Carlo Conti rifiuta la conduzione del Festival. Mistero sul nuovo conduttore
La conduzione di Sanremo 2020 sembra ancora un’ipotesi in alto mare, in realtà. “Ho già fatto tre Festival“, ha commentato il conduttore. “E’ sempre andata bene, ma non so se ci tornerò, e quando ci tornerò. Se mai dovesse accadere non sarà adesso. E’ troppo presto, sono passati solo due anni“. Una dichiarazione piuttosto lapidaria, che scombina i piani Rai di averlo al timone. Neanche la direzione artistica sembra convincerlo: “Impensabile lasciare la conduzione ad un collega“.
Al netto del rifiuto di Sanremo 2020, i rapporti tra Carlo Conti e la Rai restano idilliaci. Il presentatore sta in questi giorni occupandosi del proprio rinnovo contrattuale, che lo porterà presto a tornare dietro il suo Tale e Quale, del quale sono in corso i provini. Non solo: la prossima settimana, in coppia con Vanessa Incontrada, il toscano sarà ancora su un palco musicale. Quello dei Music Awards, dall’Arena di Verona, come ogni anno trasmesso in diretta.
Sanremo 2020, si propone anche Al Bano
C’è anche Al Bano dunque, in corsa per l’ambitissimo ruolo di conduttore e direttore di Sanremo 2020. Non solo Amadeus allora, nonostante il toscano appaia ancora come l’indiziato numero uno per assumere il ruolo di presentatore ufficiale. Nel corso di una lunga intervista al Tempo, Carrisi ha lanciato ufficialmente la sua candidatura, lasciandosi andare in promesse e obbiettivi alla stregua di una autentica campagna elettorale. “Ho alle spalle decenni di gavetta“, ha spiegato. “E conosco questo pubblico quanto un conduttore televisivo. Un artista come me può dare un apporto importanteal festival“.
Nel corso dell’intervista, Al Bano ha dunque presentato i suoi “punti”, per un Sanremo più italiano e sovranista. Ci si avvicina pertanto alle opinioni già precedentemente espresse dal cantante pugliese, come noto avverso alle contaminazioni culturali con musiche straniere. “L’anima di Sanremo è la gara“, spiega Al Bano, “e non bisogna allontanarsi troppo da questo concetto. Bisogna reintrodurre le eliminazioni, e ridimensionerei il rap per ridare equilibrio alla melodia. Non dimentichiamoci che è proprio quest’ultima ad aver reso nota la musica italiana al mondo“. Dunque, meno spazio a derive “moderne”, maggior attenzione all’aspetto competitivo della kermesse. “Il festival è come un pullman musicale“, conclude. “Io potrei fare l’autista, e lo porterei in giro per il mondo“.