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Selvaggia Lucarelli vs Eva Riccobono: “Una scelta sciatta”

Selvaggia Lucarelli ha colpito ancora. Ieri sera, tramite Facebook. Stavolta nel mirino è finita Eva Riccobono, splendida ed eterea madrina della Mostra del Cinema di Venezia 2013. Ecco, la Lucarelli non ha digerito il fatto che proprio a Eva sia stato affidato questo ruolo così bello, importante e rappresentativo: “Che siamo un paese piccolo – ha esordito – lo grida perfino la scelta della madrina del Festival di Venezia. Che non è una scelta scandalosa. E’ una scelta sciatta, che è peggio. Quella scandalosa era stata due anni fa, quando Ezio Greggio aprì la manifestazione con il suo irresistibile film parodia ‘Box office in 3d’. La Riccobono è solo l’ennesima sciatteria”.

EVA RICCOBONO AL LIDO DI VENEZIA: FOTO

Parole dure come pietre, cui Selvaggia non manca di dare una spiegazione. Secondo lei, la Riccobono è “una stampellona sorridente che l’altro ieri ha deciso di fare l’attrice e che noi premiamo così, sulla fiducia, alla faccia di chi il cinema lo fa per vocazione e istinti un po’ più nobili che ‘sto diventando vecchia per le passerelle’. L’ennesima cosa che non meritiamo e che non merita il cinema, dove il brutto è sempre stato meglio che lo sciatto. Almeno il brutto ha una sua vitalità, lo massacrano e poi c’è sempre un Tarantino o un Marco Giusti a sdoganarlo. Lo sciatto se ne sta lì, accettato e indisturbato senza infastidire troppo, finchè poi non ti ci abitui e non ci fai più caso“. La blogger saprà certamente che la Riccobono ha di recente vinto un Ciak d’oro e conquistato una candidatura ai Nastri d’argento per la sua interpretazione nel film Passione sinistra di Marco Ponti; saprà che il cinema, per lei, è una passione da coltivare con calma e umiltà (ha iniziato con una piccola parte in Grande, grosso e Verdone di Carlo Verdone). Lo saprà, ma a ciò non dà alcuna importanza. E condanna il suo ingaggio senza “se” e senza “ma”.

Al massimo – continua – se qualcuno lo fa notare, dici ‘Vabbè dai, c’è di peggio’. La Riccobono? Vabbè dai, c’è di peggio. Certo, c’è Manuela Arcuri. Ma che c’è di meglio finisci che te lo dimentichi. Guardavo Venezia, così bella nelle immagini di Sky stasera e pensavo che proprio lei, la città sull’acqua, tra scontrini folli, gondole impazzite e madrine inspiegabili, quest’estate è stata il simbolo di un paese che fa acqua da tutte le parti. Solo che il resto del paese, galleggia con meno poesia“.

Foto by Kikapress

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