Imane Fadil: ecco cosa ha detto su Berlusconi prima di morire
Imane Fadil è morta nel peggiore dei modi; si è spenta dopo un mese e mezzo di agonia e le cause della morte indicano quasi con certezza l’avvelenamento da metalli. La giovane modella tunisina aveva però il presentimento che qualcosa di terribile sarebbe successo.
Come riporta il settimanale Giallo, prima di morire, la ragazza fece alcune dichiarazioni: “Ho pagato più di tutti per aver detto la verità. al contrario degli altri ho respinto tantissimi tentativi di corruzione da parte di Berlusconi e di tutto il suo entourage.”Questa fu la sua ultima dichiarazione al termine di un’udienza del processo Ruby-Ter che ancora oggi vede imputato Silvio Berlusconi per corruzione. Ai magistrati, Imane disse: “Berlusconi mi accolse e mi portò nella saletta del Bunga Bunga“.
Imane Fadil, il legale di Berlusconi: “La morte della ragazza ci danneggia nel processo”
“Dal punto di vista tecnico-processuale la morte” di Imane Fadil” nuoce alla difesa di Berlusconi perché le sue dichiarazioni entrano nel processo direttamente e così noi non possiamo procedere con il contro-esame“. Lo ha detto il legale di Berlusconi, Federico Cecconi, al termine dell’udienza di un filone del caso Ruby ter. “Quando muore una persona, la massima forma di dolore non è un’espressione retorica. Sulla misteriosa morte “non voglio esprimere opinioni”, ha concluso l’avvocato. La notizia è stata riportata da varie testate, tra cui l’agenzia di stampa, Ansa.
Imane Fadil chi è era la ragazza di Berlusconi e perchè è stata avvelenata?
“Mi hanno avvelenata” avrebbe detto parlando al telefono sia col fratello sia all’avvocato durante il lungo ricovero. Imane Fadil è morta il 1 marzo scorso, dopo un mese di agonia all’ospedale Humanitas di Milano. Aveva 34 anni, era una modella ed era un testimone chiave nei processi Ruby che vede tra gli imputati Silvio Berlusconi.
La giovane è morta per un “mix di sostanze radioattive”, secondo quanto emerge dagli esiti degli esami tossicologici disposti dopo il decesso. Sulla vicenda indaga per omicidio la procura di Milano che ha saputo della morte di Imane “solo la scorsa settimana” quando il difensore della modella si è rivolto alla magistratura che indaga per omicidio volontario.
Secondo il procuratore capo di Milano Francesco Greco nella cartella clinica della ragazza ci sono “più anomalie”. La 34enne aveva riferito di gonfiori e dolori al ventre. “Dalla cartella clinica non emerge nessuna malattia specifica”, ha poi aggiunto il procuratore capo spiegando che la modella aveva “telefonato ad alcune persone, il fratello e l’avvocato, sostenendo di essere stata avvelenata. Stiamo sentendo i testimoni, verranno sentiti anche i medici dell’Humanitas, e abbiamo disposto l’acquisizione dei suoi oggetti personali”.
Sono state trovate tracce significative di radioattività sul corpo di Imane Fadil tali da far avanzare l’ipotesi di avvelenamento. La modella di origini marocchine, teste al processo Ruby Ter contro Berlusconi, è morta per cause misteriose dopo un mese di agonia, ricoverata in ospedale a Milano. Oggi 18 marzo gli inquirenti della procura, che indagano per omicidio volontario hanno ascoltato i vertici dell’ospedale Humanitas di Rozzano.