Alessandra Mussolini, la sorella Rachele bannata sui social: “Apologia del fascismo”
Rachele Mussolini, sorella di Alessandra e -ovviamente- nipote di Benito, è stata involontariamente protagonista di un caso abbastanza curioso: dopo gli auguri al nonno, scritti su Facebook, è stata bannata (cioè sospesa) dal social.
Ha spiegato Rachele all’agenzia Dire: «Evidentemente perché i contenuti non erano “consoni”: forse è stata ritenuta apologia di fascismo». Sulla parentela col duce dichiara: «non è né una colpa né un merito. Il mio è stato un semplice augurio, nell’ anniversario della nascita, da nipote a nonno». Oggi Rachele è consigliere comunale a Roma, per la lista “Con Giorgia Meloni sindaco”
Alessandra Mussolini pentita e disillusa dopo il matrimonio: “Forse a 90 anni ci si può sposare”
Si torna a discutere di unioni civili e questa volta lo fa Alessandra Mussolini, ospite del programma di Cruciani, La Zanzara. Davanti ai microfoni del programma radiofonico sentiamo un’inedita Alessandra Mussolini. L’europarlamentare ha difeso le unioni civili e ha rilasciato dichiarazioni che lasciano intendere un vero e proprio cambio di bandiera:“”All’epoca non c’era ma io avrei fatto l’unione civile, non il matrimonio, alla grandissima. Ormai il matrimonio è una tutela solo della società, dei giudici, degli avvocati. Una convenzione. Non si deve piu’ fare. Io lo avrei fatto, alla grande. Un consiglio: fate l’unione civile. Vedete chi avete vicino, chi è chi non eè tanto non lo scoprirai mai, poi forse alla fine a novant’anni ti puoi sposare”
L’europarlamentare sembrerebbe quindi essersi riscoperta paladina delle unioni civili. Ad Emma Bonino e Monica Cirinnà, ideatrice del testo sulle unioni civili, sono addirittura andati i complimenti della Mussolini. “Viva la Cirinnà, ha fatto bene a esporre quel cartello Dio, Patria e famiglia. Ma in fondo è vero: è una vita de merda perché ci son dei condizionamenti pazzeschi. In Italia siamo troppo condizionati. La Cirinnà è un po’ la Bonino dei tempi nostri. Se non ci fosse stata la Bonino, staremmo ancora sotto al gioco, noi donne. Col cappione al collo. Avete stancato, viva la Bonino, viva la Cirinnà”.