Il Silenzio dell’Acqua, la nuova serie con Ambra Angiolini e Giorgio Pasotti [TRAILER]
Da venerdì 8 marzo, in prima serata su Canale 5, al via la nuova serie crime “Il Silenzio dell’acqua” con Ambra Angiolini e Giorgio Pasotti. La scomparsa dell’adolescente Laura Mancini è il drammatico punto di partenza di una complessa indagine che porterà alla luce i lati oscuri e i segreti celati dietro alla facciata perbene di un piccolo borgo sul mare.
Siamo a Castel Marciano, un tranquillo paesino vicino a Trieste, scosso da una tragedia: scompare Laura Mancini (Caterina Biasol), una ragazza di 16 anni figlia di Anna (Valentina D’Agostino), titolare del bar locale e donna dal passato controverso.
Il vicequestore Andrea Baldini (Giorgio Pasotti), uomo solido che trasmette fiducia ai suoi concittadini, inizia ad occuparsi delle ricerche insieme al collega, Dino (Claudio Castrogiovanni) coinvolgendo i familiari, gli amici più stretti e i compagni di scuola.
Le piste sono tante, tra cui, la fuga volontaria, ma non è l’unica possibilità…Alle indagini, dalla Questura di Trieste, si unisce una giovane ed esperta collega Luisa Ferrari (Ambra Angiolini), i cui metodi risultano subito incompatibili con quelli di Andrea e la loro collaborazione sembra destinata ad esaurirsi presto.
Ma il mistero si fa sempre più fitto e nel paese sembrano tutti coinvolti…dal bidello della scuola Nico (Giordano De Plano) all’istruttore del centro immersioni Max (Lorenzo Adorni) fino a Matteo (Riccardo Maria Manera), figlio del vicequestore Baldini e ultimo fidanzato della ragazza scomparsa.
L’avvincente detection, tra false piste, verità nascoste e relazioni segrete, rivelerà che nessuno dei protagonisti è come sembra. La fiction è co-prodotta da RTI e Velafilm in associazione con Garbo Produzioni, con il sostegno di FVG Film Commission e MIBACT ed è stata girata tra Trieste, Duino e Muggia.
Diretta da Pier Belloni, vanta nel cast anche Valentina D’Agostino, con la partecipazione di Carlotta Natoli, Fausto Maria Sciarappa, Thomas Trabacchi, Camilla Filippi, Mario Sgueglia, Diego Ribon, Giordano De Plano, Lorenzo Adorni, Claudio Castrogiovanni, Caterina Biasol, Riccardo Maria Manera e Sabrina Martina.
Le dichiarazioni del regista Pier Belloni
“L’acqua è silenziosa finché non avviene l’ineluttabile tempesta che spesso produce vittime e porta a galla le verità degli abissi. Così come l’animo umano. Ho sempre pensato a questa serie come un viaggio nell’anima, durante il quale spesso ci si perde o si resta allibiti per le brutali sorprese. Il viaggio nell’animo umano è stato presto sposato dai collaboratori artistici e dal grandioso cast di attori che mi è stato messo a disposizione.
Così, un progetto che nasceva come un crime, è diventato, con mia grande gioia, anche un film drammatico e un thriller psicologico. I due poliziotti, interpretati da Ambra e Giorgio, spesso si sono trovati e prestati ad osservare processi umani al di sopra di ogni intuizione investigativa, vivendo realmente – e facendomi vivere – grandi emozioni.
A tutti coloro che hanno collaborato ho chiesto e ottenuto una partecipazione emotiva superiore a ciò che era richiesto professionalmente. I riferimenti stilistici sono stati le grandi serie straniere ma soprattutto la cinematografia nordeuropea dove, spesso e volutamente, la perfezione del bello si scontra con l’imperfezione dell’animo umano.
Abbiamo scelto di girare intorno a Trieste perché ci sono posti meravigliosi e non collocabili. Il fatto che il nostro borgo non esista realmente nasce dalla volontà di non provincializzare una storia che può essere universale.
Senza assumere posizioni o dettare morali, la nostra volontà è stata di raccontare un evento drammatico non causato dall’ignoranza o dal degrado, ma dai nostri reconditi difetti”.
Ecco cosa ha detto il compositore Ralf Hildenbeutel
“Ero nella posizione fortunata di ricevere le sceneggiature prima ancora che si iniziassero le riprese, quindi ho potuto discutere e lavorare sugli stati d’animo dei personaggi e sui temi in anticipo; lo stesso Pier ha potuto utilizzare la musica sul set cinematografico per trasferire l’atmosfera agli attori.
Il mio lavoro è stato teso a sottolineare la bellezza di Castel Marciano e l’apparente perfezione che gli abitanti vivono in questo luogo idilliaco, la vita di tutti i giorni, sconvolta dal tragico evento che appare subito circondato da molti segreti. Abbiamo quindi ottenuto una colonna sonora con trame e textures rigogliose, ricche di atmosfere, ampie e profonde sequenze analogiche, suoni fragili e fumosi, sottolineando il lato oscuro della situazione”.