Vasco Rossi: per la prima volta parla “Gabry”
“Adesso ascoltami/ non voglio perderti/ però non voglio neanche neanche illuderti/ quest’avventura è stata una follia/ è stata colpa mia/ tu hai sedici anni ed io…/ ed io…“: Gabry è senza dubbio una delle canzoni più belle e famose di Vasco Rossi. Un brano dolce, malinconico, sensuale. Di quelli che ti restano attaccati addosso e che ti sorprendi a canticchiare anche nei momenti più improbabili. Gabry è una autobiografica: quella storia, Vasco, l’ha vissuta davvero. Quella ragazza esiste davvero. Oggi è una donna, ha 46 anni e due figli. Il primo, avuto proprio dal rocker. E a distanza di tanto tempo, Maria Gabriella Sturani – il suo nome completo – ha finalmente deciso di parlare. Scegliendo le pagine di Vanity Fair.
Si sono conosciuti quando lei aveva tredici anni “ed ero con mia cugina – racconta – in un locale di Rimini, il Quinta dimensione, con un gruppo di amici: uno di loro conosceva Rossi. Ma era l’estate del 1980, e io figurati se sapevo chi era quello lì. Un giorno mi passa sotto le mani un album con la faccia di questo qui e io dico: ma io lui lo conosco. Così scopro che quel tipo incontrato anni prima si chiamava Vasco Rossi, che faceva il cantante e che era abbastanza famoso. Così arriviamo all’11 luglio 1983, concerto al Baccara di Lugo. Incontro uno che lavora nel suo staff, Guido Elmi, amico di mio fratello. Gli dico di portarmi da Rossi. Lui conosce i miei, prova a farmi cambiare idea, poi si arrende e mi indica la stanza di Rossi. Io entro, chiudo la porta e gli dico: ‘Adesso non mi scappi’“. Lei aveva 16 anni e Vasco… Vasco 34. Differenza sostanziosa, eh. E tanta audacia da parte dell’adolescente dagli occhi neri.
Il ricordo di Gabry è positivo, Rossi “era come è: una persona buona, dolce, riservata, premurosa, anche troppo. Rossi è la persona più premurosa che abbia conosciuto. Non so se fosse così perché ero piccola, ma quando tornava a casa era tranquillissimo, normale, attento con me“. C’era il fuoco, c’era l’amore: non abbastanza da parte di Vasco, però. Non è bastato per continuare anche dopo l’annuncio della gravidanza: “Rimasi incinta di Lorenzo e la storia finì. Quello, per Rossi, non era il momento giusto per diventare padre. Ma io decisi di tenere il bambino, forse per incoscienza, non so. Di certo non lo rimpiango“.
Vasco ha riconosciuto quel figlio soltanto “nel 2003 o 2004. È stato quando Lorenzo mi ha chiesto perché suo padre non lo avesse riconosciuto. Io ci ho messo un attimo, ho chiamato Rossi e ci siamo messi d’accordo per il test del Dna“. Da allora il rapporto non solo è stato recuperato, ma anche alimentato con costanza: “Rossi – giura Gabriella – è un papà fantastico. Se Lorenzo è laureato lo deve a lui: a scuola era una frana, ma Rossi lo ha convinto a studiare, gli ha pagato l’università, e gli ha chiesto di impegnarsi per prendere la laurea, perché sarebbe stato il primo, in famiglia“. E adesso c’è una certezza incrollabile: “Rossi è il numero uno. C’è sempre stato e ci sarà sempre, è il padre di mio figlio“.
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