Claudia Gerini: “io innamorata di Carlo Verdone. Ecco perché è finita”
Claudia Gerini si confessa in televisione e racconta il suo rapporto con un collega e amico di lunga data, il regista e attore Carlo Verdone. Tra di loro c’è sempre stato un rapporto di stima e rispetto ma questa volta l’attrice non racconta solo del loro affiatamento professionale. I personaggi di Jessica e Ivano, nel film “Viaggi di Nozze” (1995), sono ormai parte della cultura cinematografica italiana. Sono icone di simpatie e il feeling tra i due traspare dallo schermo.
Claudia Gerini: “con Carlo abbiamo condiviso tutto. Poteva esserci amore ma siamo complicati”
Fu proprio sotto la direzione di Verdone che tra di loro scattò una scintilla, destinata però a non attecchire per evolversi in qualcosa di più impegnativo. “Ero innamorata di lui da sempre. Poi questo fatto che abbiamo fatto due film di seguito insieme…Sai c’è sempre una sorta di transfert col regista, anche perché io ero single in quel momento e ci siamo avvicinati. C’è stato un coinvolgimento sentimentale ma era un momento particolare per tutti e due. Ci vogliamo bene, abbiamo condiviso tutto. Lui è ovviamente un uomo complicato, come io sono una donna complicata. Con Carlo, comunque, poteva nascere una storia d’amore. Carlo era venuto a vedermi in teatro, tra il pubblico. Lui è sempre stato un idolo per me, prima ancora dei film fatti con lui studiavo sociologia e con i miei amici parlavo sempre delle battute dei film di Verdone”.
“Grata per le mie figlie, nella vita le cose brutte passano”
Non solo Carlo Verdone, Claudia Gerini fà un accenno alla sua famiglia: “ho due figlie: una ragazza, Rosa e un bimba, Linda. Sono felice, faccio il lavoro che mi piace, ho le mie figlie. Nella vita le cose brutte poi passano. Ho avuto bene dagli altri, ho potuto studiare, conoscere gente, avere persone che mi vogliono bene, essere in salute. Sono grata alla vita, a quello che ho. Devo fare ancora tanto in tante direzioni, non parlo solo della mia vita d’attrice. Voglio restituire con gratitudine quello che mi è stato dato”.