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Matteo Salvini a processo: Luigi Di Maio lo sosterrà o gli volterà le spalle?

Matteo Salvini rischia di essere processato per un reato molto grave: sequestro di persone. Per questo nella mattinata di oggi, mercoledì 30 gennaio, si è riunita in seduta la Giunta per le Immunità del Senato. I suoi membri erano stati incaricati di esaminare il caso della nave Diciotti che vede il Ministro dell’Interno responsabile e obbligato a rispondere delle sue decisioni davanti al Tribunale dei Ministri.

Durante la riunione, riporta online RaiNews, il presidente Maurizio Gasparri ha svolto la sua relazione e ha proposto di dare 7 giorni di tempo al ministro dell’Interno. Salvini potrà presentare una memoria o farsi ascoltare dai commissari.

“Mi sono limitato a illustrare le procedure – ha dichiarato Gasparri uscendo da Sant’Ivo alla Sapienza – . Ora valuteremo ai sensi della Costituzione se ci sono reati ministeriali e se dobbiamo autorizzare o meno a procedere. La nostra non è un assemblea politica. Io, una volta ascoltati tutti, da relatore farò una proposta. Poi voteremo”. La decisione della Giunta arriverà entro il 23 febbraio, ossia trenta giorni dopo la richiesta del Tribunale dei ministri.

Matteo Salvini accusato di sequestro di persone: la reazione del resto del Governo

La riunione della Giunta segue l’incontro della scorsa notte tra il premier Giuseppe Conte e i vice Matteo Salvini e Luigi Di Maio. “Incontro positivo e rivolto al futuro”, si sottolinea. Nel quale sono stati “affrontati i temi di attualità politica, soprattutto crescita economica e controllo dell’immigrazione”. Sulla vicenda Sea Watch 3, “apprezzata linea del presidente Conte e dell’intero governo”. “Finalmente l’Europa è stata costretta ad intervenire”.

Il Movimento Cinque Stelle è però in tensione sull’autorizzazione a procedere nei confronti di Salvini. “Questo voto non metterà in discussione la tenuta del governo – dice Carlo Sibilia, sottosegretario all’Interno, intervistato a Circo Massimo su Radio Capital -, non c’è nessun dramma che sottende a questa vicenda”.

Certo “va fatta una riflessione tecnica all’interno della giunta, se il caso va in aula il Movimento cinque stelle non ha mai negato a nessun politico il processo, la ricerca della verità è positiva per tutti, in aula voteremo assolutamente sì“. “Il Movimento non ha mai salvato nessun politico” ha aggiunto Sibilia ribadendo che quanto fatto sul caso Diciotti “è una scelta governativa”. E che “è improbabile un referendum” online sul caso.

Ci sono una serie di situazioni che lasciano dubbi, ci sono una serie di archiviazioni da più procure e poi arriva questa cosa… Una manovra politica? No, non mi permetterei… Andiamo a vedere perché la procura di Catania archivia e il tribunale dei ministri no”, ha osservato ancora Sibilia.

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