Pino Daniele morto 4 anni fa, il ricordo straziante della figlia Sara: «Avanti a testa alta, proprio come facevi tu»
Tre foto intime, personali, autentiche: così Sara Daniele, figlia dell’indimenticabile Pino, ha deciso di ricordare suo papà con una dedica sincera e profonda sul suo profilo Instagram.
«Sono quattro anni senza te, papà meraviglioso.
Passano gli anni ma quello che hai lasciato ad ognuno di noi è sempre presente. Più cresco, e più realizzo e apprezzo l’uomo meraviglioso che sei stato sia come persona, che come padre.
Grazie perché tutto quello che mi hai detto e insegnato, lo porto nel mio cuore tutti i giorni.
Spesso la gente mi chiede come si fa a gestire un lutto, la risposta è: non si fa, si va avanti.
Ed io vado avanti a testa alta sempre, proprio come facevi tu.
Ti amo». Questa la dedica della figlia Sara al padre Pino Daniele.
Pino Daniele: dalle ombre sulla sua morte ai problemi della figlia Sara
Il 7 giugno 2018, allo Stadio San Paolo di Napoli, si terrà ‘Pino è’, il più grande tributo live della musica italiana a Pino Daniele. Ma quali sono le ultime notizie sul conto dell’artista scomparso qualche anno fa?
Pino Daniele è morto durante la corsa in auto dalla sua villa vicino Grosseto all’ospedale Sant’Eugenio di Roma a causa di un arresto cardiaco. I suoi cari non hanno mai smesso di interrogarsi sulle ultime ore di vita dell’artista, chiedendosi se la morte poteva essere evitata. I familiari hanno richiesto la riapertura delle indagini. E così si sono affidati alla consulente Luisa Regimenti, presidente della associazione Medicina Legale Contemporanea. “Dal quadro clinico e dalle risultanze scientifiche emerge una serie di negligenze nella gestione dell’emergenza – evidenzia l’esperta – Siamo convinti che se fossero state seguite le consuete procedure di soccorso, mettendo da parte i protagonismi, Pino si sarebbe salvato, perché bastava intervenire d’urgenza e liberare l’occlusione al cuore per cambiare il corso degli eventi”.
La figlia Sara ha sofferto tanto per la sua scomparsa. “Dopo la morte di mio padre, nei mesi successivi, quando il rumore intorno a noi si era spento e l’attenzione scemata, quando la gente pensava che ormai il brutto fosse passato, è successo che io mi sono persa. Ma per davvero. Passavo la mia giornata in tuta e alle 11 del mattino avevo già il bicchiere di vino in mano. Odiavo tutto e tutti. Per prima me stessa“, ha confessato lei stessa al settimanale Giallo.
Poi ha reagito: “Un giorno ho capito che dovevo cambiare qualcosa, io e basta, e ho telefonatoall’università inglese che mi aveva accettato l’anno precedente e ho chiesto di rientrare la sessione successiva… So benissimo di essere scappata. La mia famiglia ha elaborato il lutto, io l’ho solo accantonato. Così per me è come se mio padre fosse in tour… Ho fatto tante cose in questi tre anni, tante scelte, tante sfide, è normale che io mi chieda cosa mio padre ne avrebbe pensato. Sarebbe fiero di me oggi? Ho la fortuna di sentire ancora la sua voce, ma non è l’artista che mi manca, ma il padre“.