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Quarto Grado chiude: ecco cosa è successo

Primo venerdì senza Quarto Grado… io non so…ce la farò? Cosa farete? Guardiamo insieme una puntata registrata?” è bastato questo messaggio, pubblicato sui social da Gianluigi Nuzzi a scatenare la tristezza dei numerosi fan della trasmissione. “Venerdì senza Quarto Grado non è venerdì!“, “Sarà un venerdì noiosissimo” “Come farò senza di voi? Ci mancherete!” sono solo alcuni dei commenti affettuosi lasciati dagli spettatori al post del conduttore. Ma non preoccupatevi, cari Quartograders! Il programma di Rete 4, che ci aggiorna tutti i venerdì con grandi inchieste di cronaca nera, riprenderà subito dopo la pausa natalizia

Del resto, anche questa stagione per la trasmissione genere crime di Mediaset è stata ricca di successi. Quarto Grado continua ad appassionare il pubblico, riuscendo, ogni venerdì, a salire sul podio dei programmi più visti, dopo i big di Rai 1 e Canale 5. L’ultima puntata dell’anno, andata in onda lo scorso 14 dicembre, ha raccolto davanti lo schermo 1.123.000 di spettatori, realizzando il 6.5% di share.

In una recente intervista a Tv Sorrisi e Canzoni, lo stesso Nuzzi aveva commentato il successo delle sue inchieste personali e anche quello dei casi raccontati nel programma. “Mi interessano le inchieste dove si rompe un tabù. Quando mi fermano per strada c’è chi mi fa i complimenti per il coraggio, un elemento che io inizialmente non capivo. Il tabù infranto era stato andare a occuparsi delle finanze vaticane, del denaro. Noi diamo un’offerta a uno Stato che vive di quello, ma non ne rende conto”. “A Quarto Grado cerchiamo storie larghe, che interessino una fetta importante di pubblico e storie di forte intensità emotiva. E poi ci vogliono le immagini. Puoi avere una bellissima storia, ma se non ha le immagini e dei suoni, non puoi raccontarla“.

Verissimo, Gianluigi Nuzzi presenta il suo libro Peccato Originale: tutti i misteri e gli scandali shock del Vaticano

Dopo tre grandi inchieste che hanno introdotto i lettori nelle stanze e nei segreti più profondi del Vaticano, in Peccato Originale, Gianluigi Nuzzi ricompone, attraverso documenti inediti, carte riservate dell’archivio Ior e testimonianze sorprendenti, i tre fili rossi – sangue, soldi e sesso – che collegano e spiegano la fitta trama di scandali, dal pontificato di Paolo VI fino a oggi.

Il giornalista alle telecamere di Verissimo racconta: “Un cronista come sono e sarò sempre deve fare il suo lavoro che è quello di non girare le spalle ad una notizia. Se una notizia coinvolge chi non ha voce per farsi rappresentare, allora quella notizia la racconto due volte. La paura fa parte di questo mestiere se no facevo un lavoro diverso. Io vado a cercare le notizie che alcuni non cercano o che fanno finta di non vedere”.

Nel libro di Nuzzi le notizie scottanti non mancano, quali ad esempio quella sui cosiddetti chierichetti del Papa: “In una lettera consegnata a Papa Francesco durante un’udienza vengono denunciate delle molestie, degli abusi ai danni di quelli che vengono chiamati i chierichetti del Papa. Sono dei ragazzi delle medie e della prima superiore che dormono in un pre-seminario all’interno delle mura vaticane e uno di questi ha raccontato, mettendo nero su bianco, di abusi che lui avrebbe visto ai danni di un ragazzo proprio nella sua cameretta. La vittima degli abusi conferma i fatti – e aggiunge per la prima volta – “Posso dire, per la prima volta, che ho raccolto, ormai dopo la pubblicazione del libro, un’altra testimonianza di un altro ragazzino che andava sempre in quel pre-seminario e che ha subito degli abusi sempre lì da parte di un importante vescovo“.

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