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Ossa in Vaticano: non sono di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Gli aggiornamenti

Novità nel caso: ossa in Vaticano. Gli ultimi aggiornamenti sembrerebbero smontare la possibilità che i resti trovati nel Palazzo della Nunziatura Apostolica a Roma siano di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Nelle ultime ore, infatti, è stato annunciato che le ossa rinvenute sono di un uomo e che risalirebbero a prima del 1983, anno della scomparsa delle due ragazze.

E’ il DNA delle ossa a smentire l’appartenenza delle ossa a Emanuela e Mirella. I primi dati dimostrano che quei frammenti appartengono ad un uomo. Questo l’indizio degli inquirenti. Dovremmo attendere infatti ulteriori analisi, quelle che verranno fatte grazie all’ausilio del carbonio 14.

Le analisi sui resti si sono soffermate sulla calotta cranica e il radio ritrovati. Grazie al ritrovamento del cromosoma Y, sappiamo anche che i resti appartengono ad un uomo. Inoltre, i genetisti e i biologi impegnati nelle analisi hanno definito i resti altamente deteriorati e per questo non confrontabili con il DNA di Emanuela e Mirella.

Ossa in Vaticano: non sono di Emanuela Orlandi

Non sono di Emanuela Orlandi o di Mirella Gregori le ossa rinvenute sotto un pavimento della Nunziatura Apostolica a Roma. I resti ritrovati non apparterrebbero alle due adolescenti scomparse nel 1983 ma risalirebbero a 100 anni fa. E’ quello che emergerebbe dai primi accertamenti. “Mi aspettavo che non erano le loro – ha detto la genetista forense Marina Baldi, consulente di fiducia delle famiglie delle due ragazze, all’agenzia Dire – Sotto la Nunziatura c’è una necropoli. Ero sicura fossero quelle delle catacombe. L’epoca non si può sapere con certezza finché non si fanno i test. Quando sarà tutto pronto daremo un’occhiata alla relazione”. Si ricomincia tutto daccapo: “Già. E ormai queste famiglie sono state di nuovo messe nel tritacarne”.

Tuttavia soltanto il 30 novembre prossimo cominceranno gli esami clinici per dare una datazione ufficiale delle ossa trovate. Gli accertamenti si svolgeranno, si sottolinea in ambienti della Procura di Roma, nei laboratori specializzati di Caserta. I resti saranno sottoposti all’esame del carbonio 14. Nel frattempo i consulenti scelti dalla Procura stanno cercando di prelevare del materiale ‘morbido’ per arrivare ad un codice genetico. Anche da poter comparare anche con quelli di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. L’esame è considerato dagli inquirenti l’unico in grado di escludere in modo inequivocabile il legame tra i resti e le due ragazze.

Due i laboratori a lavoro

Al momento sono due i laboratori che, sotto la guida del medico legale Gianni Arcudi, stanno lavorando sulle ossa. Un laboratorio di genetica forense e un laboratorio di merceologia. Il primo si occupa dell’analisi morfologica delle strutture ossee, quella che consentirà di accertare il sesso e l’età del soggetto o dei soggetti e di datare i resti; il secondo, invece, è al lavoro per determinare le caratteristiche fisico-chimiche del terreno dove sono state rinvenute le ossa. Solo al termine di queste accurate analisi, sarà possibile conoscere a quali e quante persone appartengano i resti. La Nunziatura, ricordiamo, è un immobile di proprietà dello Stato Vaticano ma le indagini sono a capo della Procura di Roma, la quale ha aperto un fascicolo per omicidio.

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