Cose da Vip

Davide Stival replica alle accuse di Veronica Panarello: ecco cosa ha detto

Veronica Panarello aveva recentemente accusato il marito Davide Stival di non ricevere in carcere informazioni e foto del secondogenito. La donna è attualmente detenuta nel carcere di Catania, condannata in primo grado a 30 anni di reclusione per l’omicidio del figlio primogenito Lorys. A Storie Italiane è intervenuto sulla vicenda l’avvocato Daniele Scrofani, legale di Davide. Scrofani ha replicato alle accuse della Panarello, riportando le parole del suo assistito. Davide sostiene, infatti, di aver mandato alla moglie le foto del bambino.

 “La corrispondenza interviene in maniera regolare: recentemente c’è stata una lettera abbastanza ricca di particolari sul normale evolversi della vita del bimbo. A causa del trasferimento da un carcere all’altro, c’è stata una breve interruzione. Le lettere da inviare sono una al mese. Questo secondo il provvedimento della Corte d’Appello di Catania. Davide è tenuto a dare informazioni sulle condizioni del figlio una volta al mese. Deve poi spedire foto e video ogni tre mesi” ha specificato il legale.

Scrofani ha poi replicato alle recenti dichiarazioni rilasciate da Franco Panarello, padre di Veronica, sempre nel programma di Eleonora Daniele. L’uomo continua infatti a difendere la figlia. “In carcere Veronica non sta bene. – aveva dichiarato – Non penso che avrebbe fatto al figlio una cosa del genere, la vera giustizia si deve cercareSapendo che mamma è, non penso che lo avrebbe fatto. Perché non chiedere aiuto? Anche questo è vero, purtroppo”. A queste parole, il legale di Davide Stival ha voluto così rispondere: “Io ho sempre avuto rispetto per questo uomo, ma certe frasi sono inascoltabili: la Panarello ha dato una serie di versioni, è stata trattata in un modo incredibile dal punto di vista processuale, ogni versione è stata valutata minuziosamente dalle forze dell’ordine”.

Veronica Panarello dal carcere: “Mi manca il mio bambino”

In una recente puntata di Storie Italiane era intervenuto il legale di Veronica Panarello, l’avv. Francesco Villardita. Quest’ultimo aveva riportato lo stato d’animo della sua assistita. “Oggi Veronica chiede ancora di poter vedere le fotografie del figlio, l’unica speranza che ha di vitaLei continua a professarsi innocente, non ha ucciso il figlio“.

Villardita aveva poi sottolineato: “Due sentenze di condanna la ritengono colpevole di omicidio e di occultamento di cadavere, ma in questa vicenda giudiziaria ci sono dei momenti bui che sono incolmabili e che fino a questo momento non sono stati colmati”. La Panarello era afflitta anche per il gesto vandalico  sulla tomba del piccolo Lorys. Dei vandali avevano infatti danneggiato la lapide del figlio e Veronica aveva detto all’avvocato: “Perchè hanno fatto questo? Loro non sanno cosa significa per me quel posto“.

Le accuse di Veronica al suocero Andrea Stival

Il gip di Ragusa ha archiviato il fascicolo su Andrea Stival, il nonno paterno di Lorys, il bambino di 8 anni di Santa Croce Camerina ucciso con delle fascette di plastica da elettricista, il 29 novembre del 2014. L’uomo era stato tirato in ballo nell’omicidio dalla nuora, Veronica Panarello, che lo aveva accusato di aver assassinato lui il suo primogenito perché quest’ultimo lo aveva minacciato di rivelare al padre la loro presunta relazione. “Questa archiviazione è stata tardiva e non è di sicuro una vittoria, perché la mia vita e quella della mia compagna sono state distrutte per sempre dalle calunnie di Veronica Panarello“. Aveva commentato così Andrea Stival.

Pulsante per tornare all'inizio