Omicidio Sarah Scazzi, Sabrina Misseri resta in carcere: il ricorso alla Corte Europea va avanti
Non verrà accordato nessun permesso premio per Sabrina Misseri, condannata in via definitiva all’ergastolo per l’omicidio della cugina Sarah Scazzi. A rivelare questa novità è l’avvocato difensore della Misseri, Franco Coppi, in un’intervista a Storie Italiane. Ai microfoni del programma di Rai 1, il legale si è soffermato sul ricorso presentato alla Corte Europea dei Diritti Umani, il cui procedimento va avanti. “Ha superato il primo esame di ammissibilità, ma non è decisivo. Ci sono altri esami da affrontare, ma è confortante constatare che si sia concluso positivamente”, ha dichiarato l’avvocato di Sabrina Misseri.
Il legale della cugina di Sarah Scazzi ha spiegato inoltre il perché dell’esposto alla Corte di Strasburgo: “Sabrina è stata condannata sulla base di prove non riscontrate, come le dichiarazioni di un fioraio che non è stato esaminato nel processo. Ci sono violazioni di diritti che riguardano la difesa. Non abbiamo esaminato la vicenda del fioraio, quindi ci sono state sottratte delle prove, il problema è questo. Abbiamo presentato un ricorso molto motivato”. “Nell’ipotesi in cui Strasburgo dovesse riconoscere che sono stati consumate violazioni dei diritti della difesa, si porrà poi in Italia il problema di una riapertura del procedimento – ha aggiunto l’avvocato Franco Coppi -. È chiaro che puntiamo a questo, non ci interessa affatto una condanna dell’Italia al risarcimento dei danni”. Per quanto riguarda i permessi premio per Sabrina Misseri e di cui, nei mesi scorsi, si è tanto discusso, l’avvocato della donna ha fatto chiarezza: “I permessi premio non arriveranno. Non sono maturati ancora i dieci anni”. La cugina di Sarah Scazzi infatti si trova in carcere dal 15 ottobre del 2010 ed ha quindi scontato effettivamente 8 anni di carcere.
Omicidio Sarah Scazzi, Michele Misseri scrive una lettere scioccante a Pomeriggio 5
Michele Misseri è tornato ad autoaccusarsi dell’omicidio di Sarah Scazzi. Lo zio dell’adolescente uccisa ad Avetrana il 26 agosto del 2010 continua a ribadire di essere il solo colpevole del delitto, sostenendo l’innocenza della moglie, Cosima Serrano, e della figlia Sabrina Misseri, entrambe condannate all’ergastolo per aver ucciso la 15enne. Il contadino di Avetrana lo scorso 8 agosto ha deciso di scrivere una lettera dal carcere di Lecce, nel quale sta scontando la sua pena di 8 anni per la soppressione del cadavere e l’inquinamento delle prove. Questa volta la missiva era indirizzata alla giornalista di Pomeriggio 5 Monica Arcadio. “Non sto bene con la mia coscienza. Ho sempre detto che io sono il vero colpevole, non Sabrina e nemmeno Cosima o mio fratello Carmine”, scrive Michele Misseri. “Ho visto l’intervista che hanno fatto dal carcere di Taranto (effettuata da Franca Leosini per il suo programma Storie Maledette, ndr), quello che hanno detto è tutto vero. Si vedeva che sono innocenti”, prosegue lo zio di Sarah Scazzi nella sua lettera. Il papà di Sabrina poi ribadisce: “Solo io sono tranquillo perché so cosa ho fatto alla piccola Sarah e non sono creduto da nessuno. Sono nelle mani di Dio, solo lui sa se dico la verità”.
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