Emanuela Orlandi ultime notizie: ecco chi ci sarebbe dietro la sparizione
La scomparsa di Emanuela Orlandi continua ad essere uno dei cold case italiani più complessi di sempre, soprattutto per via delle ultime notizie fornite da un testimone e rivelate al giornalista del Corriere della Sera Fabrizio Peronaci. Stando infatti alle recenti indiscrezioni pubblicate nel gruppo Facebook “Giornalismo Investigativo”, vi è un nuova testimonianza riguardante la sparizione della 15enne figlia di un dipendete del Vaticano. “I monaci benedettini di Sant’Anselmo mi confermarono un breve soggiorno di Emanuela nel loro convento“, ha rivelato il nuovo testimone a Fabrizio Peronaci, aggiungendo: “Basta andare nella chiesa di Sant’Anselmo, all’Aventino, e chiedere ai religiosi in servizio: le reazioni saranno eloquenti. Ma anche tanti residenti della zona sono a conoscenza del fatto“. Le sue dichiarazioni vanno a dare credito a quanto sostenuto dall’alto prelato, il quale aveva svelato le tragiche sorti di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori (15enne scomparsa nel nulla il 7 maggio 1983 a Roma). Entrambe secondo il monsignore sarebbero decedute: Emanuela Orlandi sarebbe stata uccisa nelle ore successive alla sua scomparsa, dopo essere stata affidata a tre religiosi dell’ordine benedettino in zona Aventino, a Roma, caricata su un’auto e trasferita verso il Nord Italia; Mirella Gregori invece sarebbe stata rinchiusa in un appartamento di periferia, in zona Anagnina, e uccisa qualche mese dopo.
Il nuovo testimone, come rivela il giornalista del Corriere della Sera, ha preferito non aggiungere altro rivelando però di non escludere di presentarsi in Procura qualora le indagini venissero riaperte, proprio come il monsignore novantenne. Sembra quindi che dietro la scomparsa di Emanuela Orlandi vi sia lo zampino dei benedettini, i quali, secondo la testimonianza dell’alto prelato, avrebbero messo in atto in tempi recenti un depistaggio per mandare segnali all’interno della Chiesa. I fatti a cui si riferisce sono avvenuti nel 2013, poche settimane dopo l’elezione di Papa Francesco. Un gruppo di frati benedettini brasiliani aveva fatto circolare una storia secondo cui Emanuela Orlandi sarebbe partita da Sant’Anselmo per fermarsi in un primo momento a Bologna, nella Basilica di Santo Stefano, salvo poi raggiungere la meta prefissata. Emanuela sarebbe ancora viva e conviverebbe con un esponente della Banda della Magliana di cui si sarebbe innamorata. Questo racconto per il prelato è stato messo a punto per mandare un messaggio trasversale che, come afferma Peronaci, potrebbe alludere a: attenzione, tramite la Orlandi potremmo rovinarvi. Operazione non riuscita grazie all’agire preventivo del monsignore, che rivelò la fine delle due ragazze. I benedettini sembrano quindi essere i detentori della verità sul giallo di Emanuela Orlandi.
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